Fruitshop, l’accessorio e il merchandising

La società racconta un nuovo modo di intendere l’accessorio per la tecnologia. Coinvolgendo i punti vendita.

Presente in Italia ormai da qualche tempo, la taiwanese Fruitshop fin dall’inizio della sua attività si è posta l’obiettivo di coniugare accessori e design, realizzando non semplici cataloghi prodotti, ma vere e proprie collezioni, nelle quali il design va a braccetto con la tecnologia.

Abbiamo chiesto a Enrico Venturi, sales manager per l’area Southern Europe della società di fare con noi il punto della situazione sull’andamento del mercato degli accessori.

”Dal Natale dello scorso anno il settore degli accessori per la tecnologia ha iniziato a segnare un buon momento di ripartenza dopo la crisi per una crescita costante anche se lenta”.
I mesi estivi, nel contempo, sono secondo il manager una sorta di termometro per la parte conclusiva dell’anno: ”Visti i numeri registrati nei periodi più caldi ci attendiamo buoni risultati”.

Numeriche a parte, Venturi parla di un profondo cambiamento nelle richieste dei clienti: ”In passato si assisteva alla richiesta di accessori semplici con focus principale orientato solo ed esclusivamente sulla sobrietà e sulla praticità nell’utilizzo. Oggi, invece, un design ben curato, accattivante e adatto ai trend del momento è diventato una necessità alla quale i produttori non si possono sottrarre”.

Venturi parla di design e qualità dei materiali, necessari per rispondere alle richieste di un pubblico attento al risultato estetico e alla cura dei dettagli.
”Potremmo dire che la clientela sia passata dalla ricerca di strumenti che possano proteggere i cellulari e lettori mp3 ad accessori che rispecchino il proprio stile di vita e personalità”.
Con una forte attenzione anche alla stagionalità.

Tutto questo, va detto, non va di pari passo a una analoga attenzione al brand. Secondo Venturi, non v’è dubbio che un marchio conosciuto e riconosciuto abbia la sua importanza, tuttavia ”il consumatore va spesso alla ricerca di prodotti innovativi e sfiziosi senza inseguire necessariamente la fama di un marchio”.

In questo segmento in evoluzione, importante è anche il ruolo del canale commerciale. ”Sicuramente è importante essere al fianco della clientela anche nei punti vendita con iniziative interessanti per poter rendere ancora più curiosi i consumatori facendo diventare i prodotti un vero e proprio “must”.
Secondo Venturi, se è vero che il canale di primo acchito tende ad approcciare il prodotto in modo “tradizionale”, è altrettanto vero che ”se stimolato, risulta molto attratto da novità ed innovazione proposte dai Vendor emergenti. Proprio su questo elemento Fruitshop ha basato la propria strategia di sviluppo del Brand con attività collaterali che affiancano le linee di prodotto. Si va dalla cura nel packaging, al materiale di merchandising stimolante e fantasioso, così come è fondamentale creare un richiamo visivo che possieda sempre le stesse caratteristiche dei nostri prodotti in tutti i punti vendita”.

In particolare, Fruitshop ha lanciato l’iniziativa Bone-Collection Diorama, un progetto marketing pensato appositamente per i rivenditori: un vero e proprio palco espositivo allestito per dare maggiore risalto ai personaggi che caratterizzano le collezioni stagionali. I diversi temi che fanno da sfondo durante tutto l’anno vengono aggiornati costantemente per creare un continuum in grado di creare un punto di riferimento per tutti i consumatori all’interno degli store.

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