Frost&Sullivan: 35mila hotspot WiFi nell’Europa del 2006

Secondo la società, il mercato degli hotspot passerà dai 18 milioni di euro di fatturato generati nel 2002 a oltre 1 miliardo di euro previsti alla fine del 2006.

16 ottobre 2003 Sul mercato europeo dei punti di accesso pubblici alle Wireless Lan comincia a dominare l’euforia. Nonostante la parziale incapacità di risolvere e superare gli ostacoli tecnico-finanziari a un mercato davvero fiorente, un crescente numero di operatori comincia a vedere nel settore degli hotspot WiFi una ricca opportunità di business. Al momento il mercato è frammentato in un variegato numero di operatori impegnati a cercare di conquistare una posizione dominante. E’ evidente che non tutti questi player potranno sopravvivere sul lungo termine, ma in molti sono convinti che anche le prospettive a breve termine giustificano un intervento. La società di ricerche Frost&Sullivan ritiene che la fase di consolidamente ha già avuto inizio e che il numero di service provider diminuirà con l’assorbimento da parte di organizzazioni più estese, che hanno maggiori disponibilità di risorse. E’ evidente che anche un modesto investimento può portare a un discreto flusso di fatturato in questo settore in Europa, ma i risultati ottenibili dipendono fortemente dalla scelta del modello di business più adeguato. Molti esempi provenienti dal omologo mercato nordamericano insegnano che è fondamentale saper individuare il giusto mix di segmentazione della clientela, prezzo e varietà d’offerta. Sempre secondo Frost&Sullivan, il mercato degli hotspot WiFi in Europa passerà dai 18 milioni di euro di fatturato generati nel 2002 a oltre 1 miliardo di euro previsti alla fine del 2006. La fase di dispiegamento più intenso sarà pilotata essenzialmente dalla forza dimostrata dagli operatori fissi dominanti e dai gestori di reti radiomobili, gli unici a poter disporre delle risorse indispensabili per una implementazione su vasca scala. Gli operatori più piccoli cercano di guidare la prima fase di crescita e di forzare le loro controparti più potenti a prendere le loro decisioni, ma non è pensabile che possano sviluppare estese infrastrutture o a concretizzare le indispensabili iniziative per il roaming tra una rete e l’altra.
L’adozione dei servizi Wlan pubblici in Europa è guidata in questo momento dagli operatori della regione scandinava, in particolare dalle iniziative di SoneraTelia, “Telia HomeRun” e “Sonera wGate”. Tra gli altri pionieri del settore si registrano operatori come Bt Openzone, T-Mobile e Swisscom. Uno dei fattori critici per il successo di queste iniziative viene identificato da Frost&Sullivan nella massimizzazione delle aree coperte e del numero di postazioni attivate, insieme agli accordi di roaming e alla possibilità di passare in modo trasparente da servizi Wlan alla connettività geografica Gsm. Da non trascurare, tuttavia, è il fattore qualità. Fin quando l’utenza è formata essenzialmente da sperimentatori gratuiti, nessuno si aspetta particolari livelli di velocità e affidabilità, ma questo atteggiamento cambierà radicalmente quando gli operatori cominceranno a chiedere un contributo in termini di abbonamenti flat o pay-per-use.

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