Europa dell’Est culla del software piratato

Polonia, Ungheria, Ucraina, Russia: ecco i Paesi che detengono il primato di software piratato. Malgrado legislazioni al passo con quelle degli altri Paesi europei, nell’Europa dell’Est ben scarsa è ancora la tutela della proprietà intellettuale.

Stando a un recente studio condotto dalla società
di ricerca inglese Datamonitor, il tasso di pirateria dei software nell’Europa
dell’Est risulta essere il doppio rispetto a quello registrato nella parte
occidentale del Vecchio continente.
Il rapporto in questione stima infatti
che il 63% del mercato software in almeno 10 Paesi dell’Europa dell’Est
sia illegale. Una percentuale notevole, soprattutto se paragonata al 34% fatto
registrare nell’Europa Occidentale e al 20% riportato per gli Stati Uniti. Le
nazioni che hanno prodotto i peggiori risultati sarebbero l’Ucraina e la Russia
che, con percentuali vicine al 90%, vincono la fascia nera nella contraffazione
dei software.
Questo nonostante colossi come l’americana Microsoft investano
cifre pari all’1% dei propri ricavi annuali per combattere la duplicazione
illegale dei propri prodotti.
Commissionato da Bsa – l’organizzazione non
profit che si adopera per sconfiggere in tutto il mondo il fenomeno della
pirateria – lo studio ha messo in luce come nei Paesi in questione non sia
culturalmente in uso l’abitudine di corrispondere un valore monetario al
concetto di “proprietà intellettuale”.
In Polonia, dove Datamonitor ha
segnalato esserci una media superiore al 50% di software contraffatti, i vendor
provenienti dalle regioni limitrofe vendono porta, porta indisturbatamente copie
piratate di programmi per computer, piuttosto che compact disk musicali o Cd-rom
di videogiochi. Le sanzioni previste dal Governo polacco, che parlano di cinque
anni di carcere e di una multa fino a tre volte superiore al valore di mercato
dei beni confiscati, raramente vengono attuate.
Gli stessi organi competenti
denunciano come non sia negli interessi dei governi in questione attivare
manovre che fungano da deterrente contro il fenomeno della contraffazione dei
software.


 

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