Ecco le novità di Android 2.2

Molte le novità, che rendono la competizione con iPhone ancor più serrata.

Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi: Google ha scelto come palcoscenico per la presentazione di Android 2.2 la “I/O Conference” di San Francisco, evento riservato in particolar modo agli sviluppatori e che si è appena concluso.

Conosciuto anche con il nome in codice di “Froyo“, Android 2.2 – per stessa ammissione di Google – è risultato della collaborazione instaurata con i produttori di telefonini e smartphone oltre che con gli sviluppatori e gli operatori di telefonia mobile.
Andy Rubin, ingegnere di Google, “bolla” Android come un indiscutibile successo: “ogni giorno, i nostri partner vendono più di 100.000 dispositivi mobili basati su Android; ci sono poi più di 180.000 sviluppatori attivi che hanno realizzato oltre 50.000 applicazioni compatibili con il sistema operativo. Ben 12.000 solamente nell’ultimo mese“, ha dichiarato.

Ma veniamo alle novità di Android 2.2. “Di acqua sotto i ponti” rispetto alla primissima versione lanciata nell’ottobre 2008 in collaborazione con T-Mobile ne è passata molta: l’ultimissima release del sistema operativo, infatti, è foriera di una serie di novità molto interessanti che secondo diversi analisti possono fungere da “marcia in più” rispetto agli Apple iPhone.

Tethering
Con Android 2.2 è possibile impiegare il dispositivo mobile come modem 3G, cosa che iPhone al momento non è in grado di fare. Bisognerà verificare, tuttavia, se la funzionalità sarà abilitata di default da parte di tutti gli operatori mobili. L’iPhone, infatti, supporterebbe il “tethering” ma negli Stati Uniti AT&T non ha permesso questa possibilità.

Hotspot Wi-Fi
L’ultima versione del sistema operativo opensource consnete di trasformare lo smartphone Android in un hotspot Wi-Fi: ciò significa che tutte le periferiche client autorizzate potranno collegarsi al telefonino in modaità wireless, senza utilizzare alcuna cavetteria.

Supporto per Adobe Flash
“Defenestrata” da Apple, la tecnologia Flash di Adobe trova spazio in Android 2.2 consentendo la visualizzazione degli elementi multimediali spesso presenti nelle pagine web.

Applicazioni “open”
Gli utenti di Android hanno facoltà di scaricare ed installare qualunque genere di applicazione, facendo riferimento al “market” online oppure prelevandole da qualunque “angolo” del web. Quest’opportunità non è invece offerta da Apple che consente il download delle applicazioni esclusivamente dal suo “store”. Le applicazioni per iPhone sviluppate dai vari programmatori, inoltre, devono essere preventivamente approvate da Apple.

Multitasking
Android consente di eseguire più applicazioni simultaneamente (supporto per il multitasking).

Più browser web
La piattaforma di Google propone “di default” un browser integrato che però può essere sostituito con qualunque altro prodotto alternativo. Ecco quindi che nello smartphone Android possno trovare posto applicazioni quali Opera e Firefox, tra le tante disponibili. Sull’iPhone la scelta per il momento deve necessariamente cadere su Apple Safari o su Opera (ved., in proposito, questa notizia).



Secondo Google, inoltre, i benchmark condotti su Android 2.2 avrebbero evidenziato un miglioramento delle performance, nell’uso del processore, da due a cinque volte rispetto ad Android 2.1. Anche il browser ha guadagnato in termini prestazionali: si parla di un’elaborazione di codice JavaScript di due o tre volte più rapida rispetto ad Android 2.1.
La più recente versione del sistema operativo introduce caratteristiche particolarmente utili in ambito aziendale (auto-discovery e sincronizzazione del calendario/agenda).
Un nuovo seti di API e servizi consente alle applicazioni di interagire più facilmente con le funzionalità di backup e ripristino delle informazioni: in questo modo sarà più semplice e veloce, per esempio, ripristinare i propri dati dopo il reset del sistema. Gli sviluppatori possono altresì “dichiarare” se la loro applicazione debba essere installata nella memoria interna del telefono oppure nella SD card. In alternativa, i programmatori possono lasciare ad Android l'”incombenza” della scelta della memoria più adatta.
L'”Android Market” si arricchisce poi della funzionalità “Application Error Reports“: essa informa gli autori delle applicazioni circa i crash ed i blocchi durante l’utilizzo dei loro programmi sui dispositivi Android.

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