E Buffetti dice: "Liberati dalla concorrenza sleale"

Accoglienza agrodolce in casa Buffetti per la nuova legge sul franchising. Il Gruppo, attivo dal 1957 con 980 punti vendita in Italia, si dice soddisfatto per questo provvedimento. «Rappresenta sicuramente una tutela per un franchisor serio – spi …

Accoglienza agrodolce in casa Buffetti per la nuova legge sul franchising.
Il Gruppo, attivo dal 1957 con 980 punti vendita in Italia, si dice soddisfatto
per questo provvedimento. «Rappresenta sicuramente una tutela
per un franchisor serio
– spiega Fernanda Fastiggi,
project developer esperta in franchising del Gruppo – , liberando il campo
da concorrenti sleali»
. Tuttavia la legge sembra sbilanciata: «Il
franchisee è molto più tutelato del franchisor
– prosegue
la manager -. Non è facile per un Gruppo come il nostro dover fornire
i bilanci degli ultimi tre anni e dare conto agli aspiranti franchisee di tutti
i contenziosi in atto. Questa legge è sicuramente positiva perché
ha come presupposto principale quello della trasparenza, che anche per noi,
da sempre, assume un ruolo fondamentale. Siamo d’accordo, per esempio, nel fornire
un business plan per tre anni, che, però, può essere solo indicativo.
Anche il periodo minimo di tre anni per noi non è un vincolo, in quanto
di solito stipuliamo contratti di cinque anni. In un periodo di tempo minore,
infatti, sarebbe impossibile iniziare una collaborazione proficua»
.
Quello che viene contestato, in definitiva, sono i vincoli imposti, che sono
gli stessi per una realtà nuova, come per aziende più consolidate.
Ai "paletti" designati dalla legge non sono, però, seguite
delle istruzioni serie e chiare su come agire.
Gli altri elementi che emergono dalla legge non riservano grattacapi particolari:
per quanto riguarda le fee d’ingresso e le royalty, ferme allo 0,5% per Buffetti,
la legge non impone alcun cambiamento: «Per noi fornire un quadro
di trasparenza è fondamentale, anche perché il nostro business
si basa solo sulla fornitura di merci»
afferma Fastiggi. È
la fornitura di merci a essere cambiata nel tempo.
Il core business di Buffetti rimane la modulistica, ma negli anni l’offerta
dei prodotti si è allargata ai servizi, come software gestionali, per
professionisti e Pmi e servizi "altri", come spedizioni o collaborazioni
con i Caf. Per questo «il franchisee ideale deve avere assolutamente
un’attitudine commerciale e deve essere in grado di condurre la maggior parte
del business fuori dal negozio. L’idea di Buffetti come grande cartoleria a
gestione famigliare non corrisponde più alla realtà»

conclude Fastiggi.

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