Dalla comunicazione unificata, un nuovo scenario per i baby boomer

In base all’analisi di Dynamic Markets, il 59% delle aziende italiane (la media europea è del 66%) offre possibilità di telelavoro ad almeno una parte dei dipendenti. È, dunque, ragionevole supporre che esista già una certa infrastruttura tecnologica ( …

In base all’analisi di Dynamic Markets, il 59% delle aziende italiane (la media europea è del 66%) offre possibilità di telelavoro ad almeno una parte dei dipendenti. È, dunque, ragionevole supporre che esista già una certa infrastruttura tecnologica (altamente scalabile) e che, per quella minoranza che, invece, non ha ancora investito nel VoIp, non sia troppo tardi: il costo della sostituzione dei vecchi sistemi Pbx in favore dei nuovi apparecchi con tecnologia Ip è diminuito sensibilmente, a conferma che la rivoluzione dell’Uc è davvero alla portata di tutti.

Lo studio mette pure in evidenza come anche i futuri pensionati, e non solo chi ha una famiglia da gestire, sia interessato a forme di collaborazione flessibili. Lo dichiara, infatti, il 53% degli attuali dipendenti italiani.

Uno scenario di questo tipo eliminerebbe non solo il grande problema della fuga di cervelli, ma darebbe alle aziende la possibilità di attingere a risorse qualificate attivabili nel brevissimo termine per fare fronte alle inaspettate esigenze legate al mercato globale. I potenziali risparmi in termini di tempo e di capitale, per non citare l’aumentata agilità aziendale, sarebbero certamente interessanti.

Gli effetti positivi vanno addirittura oltre: in tutta Europa i governi stanno affrontando una grande sfida, quella che viene universalmente chiamata la crisi del sistema pensionistico. I figli del “baby boom” si avvicinano sempre di più all’età pensionabile, e questo significa molto semplicemente che i guadagni prodotti dalle nuove generazioni non sono sufficienti a soddisfare le esigenze della spesa pensionistica. Ma se a loro venisse offerta la possibilità di rimpolpare la propria pensione attraverso un lavoro flessibile, la crisi potrebbe essere almeno in parte gestita.

Il progetto andrebbe sviluppato nel dettaglio, ma si può prevedere di sfruttare le detrazioni fiscali come incentivo sia per le aziende chiamate a investire in flessibilità, sia per i pensionati chiamati a lavorare un po’ più a lungo.

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