Da Hds un software per la gestione di ambienti storage“aperti”

La società si pone in testa alla battaglia per l’interoperabilità delle soluzioni di vendor diversi. Ma la concorrente Emc non sta a guardare e, contemporaneamente, annuncia la stipula di un accordo con Dell per le soluzioni di fascia bassa Clariion, con una possibile estensione anche agli array hig

Hitachi Data Systems (Hds) rilascia una nuova soluzione di management delle infrastrutture storage che va nella direzione di una maggiore apertura agli ambienti eterogenei. La sussidiaria di Hitachi descrive il suo HiCommand come una piattaforma di gestione a tutto tondo delle reti storage.

La piattaforma integra in uno strumento unitario le diverse soluzioni di gestione proprietarie, grazie all’utilizzo di un’interfaccia Gui (Graphical user interface). In linea con la strategia di massima apertura alle terze parti, Hitachi Data Systems ha deciso di rendere disponibili le interfacce di programmazione Api di HiCommand anche ad altri produttori, mettendosi, di fatto, in prima linea nella rivoluzione della compatibilità dei sistemi storage di vendor diversi.

I vertici della società anticipano le interfacce Gui adottate garantiranno un livello di accesso ai controller dei suoi sistemi storage“senza precedenti”. I controller degli array, va ricordato, sono dei chip multiprocessore che utilizzano dei kernel Unix come sistemi operativi e che si fanno carico di gestire compiti quali il monitoraggio o la replicazione dei dati. L’accesso a queste componenti fondamentali dei sistemi storage è, ovviamente, custodito gelosamente dai produttori e spesso, in passato, gli accordi stipulati tra vendor prevedevano l’accesso a componenti limitate del controller. I recenti annunci di Hds sembrano superare queste limitazioni.

Le soluzioni gestibili grazie al nuovo strumento saranno i sistemi Hds di fascia alta Lightning e agli array Thunder, oltre ai prodotti delle terze parti con le quali la società è pronta a siglare accordi.

Hitachi Data Systems si è già mossa per ampliare il supporto a HiCommand e la lista di vendor già coinvolti a vario titolo nell’iniziativa comprende circa 30 nomi, tra i quali spiccano Veritas, Tivoli, Bmc e Computer Associates. L’unico col quale, tuttavia, è stata già siglata un’alleanza è Sun Microsystems, che ha promesso di integrare il suo array di fascia alta T3 con la soluzione gestionale Hitachi.

Ibm, sorprendentemente, non ha dato segni di voler procedere al supporto di HiCommand. Big Blue, va ricordato, solo qualche mese fa aveva siglato un accordo distributivo con Hds. In base ai termini dell’intesa, le due si impegnavano a supportare i rispettivi controller array, con l’impegno a favorire la compatibilità sui sistemi storage proprietari di funzionalità di mirroring e replicazione.

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