Cyclone, un futuro più sicuro tutto in C

Alcuni ricercatori statunitensi stanno lavorando su un progetto che potrebbe annunciare l’alba di sistemi operativi più sicuri, liberi dai comuni problemi che ostacolano le offerte attuali.

Alcuni ricercatori statunitensi stanno lavorando su un progetto che potrebbe annunciare l’alba di sistemi operativi più sicuri, liberi dai comuni problemi che ostacolano le offerte attuali. Nato tre anni fa alla Cornell University e At&T Labs, a New York, il progetto Cyclone è una variante del linguaggio di programmazione C. Cyclone, difatti, è stato progettato per eliminare i bug più comuni e i maggiori problemi di programmazione prima che il software sia rilasciato. Il team di sviluppo di Cyclone, descrive quest’ultimo come “un linguaggio di programmazione più verosimile a C”, sebbene prevenga comportamenti pericolosi come i sovraccarichi dei flussi nei buffer. Secondo un portavoce del team Cyclone, il progetto è nato per influenzare la prossima generazione di linguaggi di programmazione per evitare i classici problemi di sicurezza. Il portavoce del team ha inoltre affermato che “nessuno scrive codice perfetto al 100% e nessuno lo farà mai”: anche se Cyclone non garantisce la totale correttezza nella scrittura del codice, pare più efficace nell’eliminazione dei bug. Il compilatore Cyclone controlla in modo più efficace il codice C utilizzando un proprio “tipo di motore di controllo”, distinguendo i problemi conosciuti o i conflitti e riscrivendo lo stesso o suggerendo una soluzione. Se i bug continuano a esistere, Cyclone ferma l’applicazione in modo sicuro, evitando pericolose cadute di sistema.

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