Cosa fare contro blackout e temporali

Un decalogo per prevenire i guasti informatici in questa torrida estate.

Quello estivo è diventato da qualche anno un periodo di stress per la strumentazione informatica: temporali e black-out possono causare sbalzi di tensione nel sistema elettrico e dare origine a malfunzionamenti.

Oltretutto, le previsioni degli enti meteorologici per luglio e agosto indicano un clima particolarmente torrido con temperature sopra la media stagionale e con il susseguirsi di diverse ondate di calore.

Al proposito Kroll Ontrack, azienda specializzata nel recupero dati, ha espresso un decalogo per prevenire o ridurre i danni, e preservare i dati.

Pur trattandosi di previsioni probabilistiche, infatti, Kroll propone comunque di adottare alcuni stratagemmi per prevenire o ridurre i danni provocati dall’intenso caldo o dai forti temporali occasionali.

Ecco, di seguito, il decalogo.

1 – Il calore può diventare un problema significativo dal momento che il surriscaldamento può far guastare i drive. Mantenere dunque i computer in un locale fresco e secco in modo da evitare che si surriscaldino.

2 – Se si possiedono server di grandi dimensioni è essenziale garantire un condizionamento adeguato. L’aumento della velocità dei processori ha causato un incremento dei consumi elettrici, che a sua volta esige un miglior raffreddamento – specialmente nei mesi estivi.

3 – I fulmini possono essere un altro rilevante problema, tipico dei temporali estivi. Accertarsi di aver installato una protezione contro le sovratensioni tra la fonte elettrica e il cavo di alimentazione del computer.

4 – Investire in un sistema Ups (Uninterruptible Power Supply, cioè, Gruppi di continuità), che ricorre a batterie esterne, per mantenere operativi i computer anche in caso di black-out. Gli Ups aiutano anche a completare le procedure di shutdown prima di spegnere il computer: uno spegnimento improvviso causato da una sovratensione può infatti causare perdite di dati.

5 – Controllare regolarmente i dispositivi di protezione. Almeno una volta all’anno occorrerebbe ispezionare i dispositivi di protezione elettrica per accertarne il regolare funzionamento. I modelli migliori dispongono di un led che ne segnala la regolarità dello stato operativo.

6 – Non scuotere, aprire o tentare di pulire alcun hard disk o server che abbia subìto danni: interventi errati possono rendere assai più difficili le operazioni di recupero e causare la perdita irrimediabile di dati.

7 – Non tentare mai di asciugare supporti danneggiati dall’acqua (in caso di infiltrazioni durante un temporale) aprendoli o esponendoli a fonti di calore come ad esempio un asciugacapelli.

8 – Non cercare di far funzionare dispositivi visibilmente danneggiati.

9 – Nelle situazioni mission-critical si consiglia di rivolgersi a un professionista nel recupero dati prima di tentare una riconfigurazione, una reinstallazione o una formattazione.

10 – La decima regola, è quella del buon senso: non perdersi d’animo e dare modo all’esperienza personale di essere messa a frutto.

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