Con la strategia SAM Enterasys parte all’attacco del mercato

Security Availability e Mobility i tre pilastri su cui l’azienda del gruppo Cabletron ha fondato il suo rilancio come società indipendente.

A circa un anno dal varo come società indipendente, Enterasys Networks (che ricordiamo essere una società del gruppo Cabletron) consolida la propria strategia SAM. Dove SAM sta per Security Availability e Mobility, le tre componenti fondamentali per le moderne infrastrutture di rete, secondo la vision dell’azienda statunitense.


Ha dichiarato Davide Losi, responsabile marketing di Enterasys in Italia: “Nessuno di questi elementi può essere considerato a sé stante, se si vuole che funzionino. Non siamo l’unico vendor a pensarlo, ma il nostro approccio si distingue perché abbiamo la sicurezza in ogni prodotto”.
In particolare, Losi si riferisce all’integrazione delle specifiche di sicurezza 802.1x, in via di ratificazione presso l’IEEE, nelle proprie linee di prodotto. Ma non solo, l’azienda statunitense ha centrato la propria strategia sull’architettura di rete per l’impresa che ha in Secure Harbour, la soluzione per la sicurezza, uno dei pilastri fondamentali. In estrema sintesi, le caratteristiche di Secure Harbour, illustrateci da Andrea Mezzanotte, technical manager di Enterasys Italia, comprendono l’autenticazione RADIUS integrata nelle linee X-Pedition e Matrix, autenticazione 802.1x integrata nelle stesse linee e nella gamma di dispositivi per le wireless LAN RoamAbout, classificazione VLAN ancora in tutte e tre linee, supporto nei Matrix e negli x-Pedition di ACL (Access Control List) e funzioni di filtraggio, VPN basate su PKI, supporto WEP (Wired Equivalent Privacy) per i RoamAbout e protocol classification per i Matrix e gli X-Pedition.
Oltre a queste, altre specifiche funzioni sono state implementate in alcuni dispositivi, come il firewall load balancing effettuato dagli X-Pedition. La logica è comunque quella di integrare la sicurezza all’interno di ogni dispositivo. Per esempio, negli switch a chassis, Enterasys utilizza i moduli di uplink Gigabit per integrarvi i sensori IDS (Intrusion Detection System).
Enterasys dispone anche di dispositivi dedicati, derivanti da acquisizioni o accordi. Tra questi proprio gli IDS, con i due prodotti, uno host e l’altro network based, già di Network Security Wizard. Altri esempi sono le VPN, acquisite a portafoglio con Indus River, e il firewall appliance Nokia/Checkpoint.
Grazie a tale approccio integrato e completo, ha spiegato Mezzanotte, Secure Harbour permette di rendere sicura un’intranet attraverso cinque elementi fondamentali: prevenzione, scoperta, valutazione dei danni, risposta e correzione.
La strategia SAM sembra pagare la società, che in un anno, da quando è partita l’avventura come società indipendente, ha costantemente superato le previsioni di bilancio, arrivando all’utile nel secondo trimestre e raggiungendo un fatturato di 794,6 milioni di dollari. In questo ha giocato un ruolo fondamentale la riduzione dei costi, che ha consentito anche il raggiungimento di un gross margin del 50,6%, “il più alto nella storia di Cabletron”, ha tenuto a precisare Losi. Buona parte di questo risultato è da imputare alla cessione degli stabilimenti e a una ristrutturazione tutto sommato indolore. In virtù di questi risultati sarà accelerato il varo in borsa di Enterasys che salterà la fase di IPO.

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