Competere con l’aiuto dei partner e crescere all’estero

Al recente meeting di Montecatini, Zucchetti ha confermato le mosse che oggi gli hanno consentito di diventare un gruppo da 168 milioni. E dietro l’angolo nuove sfide l’attendono

Le regole che il gruppo Zucchetti si è dato nel 2005, improntate sulla centralità del canale e il contenimento dei prezzi, sembrano aver funzionato, dal momento che la società ha visto crescere il fatturato dell’8,4% (pari a 168 milioni di euro) in un momento in cui il mercato nazionale dell’It è quasi fermo (+0,9% secondo il Rapporto Aitech-Assinform). Inoltre, la software house di Lodi, che può contare su 800 business partner e ha al suo attivo un totale di 50.000 clienti, ha visto crescere nel 2005 del 16,2% i nuovi nominativi (5.300), che già nei primi 3 mesi del 2006 hanno raggiunto le 1.517 unità. Questi dati sono stati presentati da Alessandro e Cristina Zucchetti, durante il recente meeting di Montecatini, dove erano riuniti oltre 550 partner commerciali, che per due giorni hanno avuto modo di conoscere le strategie future del gruppo, anticipate dal top management. E partendo proprio dai successi raggiunti nel 2005, Mario Pedrazzini, responsabile del canale della società, ha confermato che il modello di business non cambierà e ha rimarcato che anche per l’anno in corso l’obiettivo rimane quello di «consolidare, competere e crescere».


Per ognuna di queste voci il manager ha suggerito ai partner quali sono le mosse su cui concentrarsi per riuscire ad ampliare maggiormente il business, potendo contare sul supporto della società, che intende stringere un rapporto sempre più attivo e propositivo con i propri partner, supportandoli con incentivanti politiche commerciali, con investimenti continui in R&D e con un network di relazioni per stimolare un processo di alleanze strategiche. Quest’ultime, infatti, rappresentano uno dei focus maggiori del gruppo per il 2006, in quanto intende spingere quei partner che si sentono troppo piccoli a unirsi con altri partner complementari e specializzati, in modo da rafforzare le rispettive competenze e poter meglio coprire le esigenze del mercato in cui operano, partecipando così alla catena del valore del network Zucchetti.
Ma il top management della società è consapevole che continuare a crescere e competere nel prossimo futuro non sarà facile, perché molti sono i nuovi player che stanno entrando in campo, soprattutto nell’area gestionale, per cui, secondo il vice presidente Fabrizio Toninelli «sarà necessario concentrarci maggiormente sul core business, ma contemporaneamente aprirci a nuovi mercati come quello della Pubblica amministrazione, che rappresenta uno degli ultimi fronti su cui siamo impegnati». Per quanto riguarda i prodotti «una delle offerte più ampie del mercato nazionale», come ha sottolineato Toninelli, il gruppo sta in particolare investendo nel rinnovamento dell’offerta gestionale in ottica Web, per venire incontro sia alle piccole aziende che alle medie e grandi che vogliono poter personalizzare il prodotto in base alle proprie esigenze. Per cui la società sta cercando di differenziare l’offerta in un’ottica di collaborazione. A tale proposito, Giorgio Mini, responsabile Erp Medie e grandi aziende, ha sottolineato che per ogni tipologia di azienda ci sono problemi diversi che vanno affrontati con un ecosistema di soluzioni, che deve essere supportato da una serie di servizi collaborativi che sono trasversali alle diverse aree applicative. Alle quattro linee di Erp presenti nell’offerta Zucchetti (Gestionale 1 e 2, Ad Hoc Revolution, la cui release 5.0 è attesa per ottobre, e Ad Hoc Enterprise giunta alla 6.0) si affianca tutta una serie di strumenti, come il Datawarehouse, per la ricerca del dato, e tool di sviluppo, che sono soluzioni custom sviluppate sia da Zucchetti che dai partner, per coprire specifiche nicchie di mercato. «Vista la competizione agguerrita internazionale che dobbiamo affrontare sul fronte applicativo, – ha osservato Mini – siamo attivamente impegnati nell’evoluzione strategica e generazionale delle nostre soluzioni Erp, con un approccio che tenga conto della necessità di internazionalizzare i prodotti, che sono pensati anche per l’estero, e di inserire nuovi paradigmi in un’ottica di integrazione, condivisione e collaborazione».

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