Come si muove online la ricerca di skill Ict

Con jobpilot.it abbiamo analizzato l’andamento, nel secondo trimestre 2001, della domanda di professionisti con competenze tecnologiche. Anche su Web è in atto un rallentamento rispetto al 2000, emerso invece in maniera significativa nelle inserzioni sui maggiori giornali

Il successo raggiunto dall’online recruiting è
dovuto al notevole risparmio di tempi e costi per le aziende e alla facilità
di utilizzo per i candidati. A conferma di questo, secondo le rilevazioni di
jobpilot.it i picchi giornalieri di traffico sul proprio sito
raggiungono il massimo fra le 12 e le 14, periodo che, nell’orario
tradizionale d’ufficio costituisce la pausa per il pranzo. Una recente
indagine di mercato mostra anche che il profilo dell’utente-tipo che accede
al sito di jobpilot.it è maschio, fra i 25 e i 35 anni, con cultura
universitaria e, appunto, un’esperienza di lavoro già acquisita.
Come
premessa, i dati esaminati confermano una tendenza decisamente favorevole
del mercato del lavoro attraverso i sistemi di reclutamento in Rete rispetto
a quelli tradizionali.
Considerando il periodo da aprile a giugno 2001, la
media mensile degli annunci presenti sul sito di jobpilot.it è stata,
infatti, di poco inferiore alle 2000 offerte, un numero piuttosto rilevante
anche se in leggera flessione rispetto alle 2,2mila del trimestre
precedente (gennaio, febbraio, marzo). Il motivo, più che un segnale di
recessione, può essere riscontrato in un indebolimento fisiologico del
mercato, dovuto anche a motivi organizzativi interni alle aziende. La
destinazione del budget relativo alle spese per il personale subisce spesso
tagli in relazione all’avvicinarsi della chiusura di bilancio, variabile da
azienda ad azienda (molte lo terminano a maggio). A questo si aggiungono
motivi più pratici come l’avvicinarsi delle ferie estive, che costituisce un
deterrente (il mese di giugno) e, se possibile, influisce sulla decisione di
rimandare la ricerca a settembre. Secondo l’esperienza raggiunta fino a
questo momento, i mesi che registrano più offerte in assoluto sono infatti
gennaio/febbraio e settembre/ottobre.
Domanda e offerta di lavoro si
incontrano prevalentemente in tre settori chiave: It/Tlc, marketing e
vendite e il comparto tecnico/ingegneristico. Soprattutto il settore Ict,
che su Internet trova il suo marketplace naturale, rappresenta, in
percentuale, le cifre maggiori (quasi la metà delle offerte presenti
rispetto a una media mensile di candidature del 43% sul totale). L’Ict è
però una categoria molto eterogenea che rappresenta in realtà un
macrosettore, trasversale a tutte le categorie lavorative. In linea con
quanto detto, infatti, il settore vendite e marketing è fortemente
influenzato dalla richiesta di figure che abbiano competenze specifiche
sulle nuove tecnologie. E in particolar modo i profili commerciali per
aziende Ict rappresentano un buon numero sul totale degli annunci presenti
sotto la categoria “vendite”.
Allo stesso tempo, i profili considerati
rispecchiano queste esigenze: la media di candidature trimestrale è stata
del 31% nell’It/Tlc, del 21% nel settore marketing/vendite e del 23% nel
settore tecnico/ingegneristico.

Richieste di figure skillate
A
dispetto del ridimensionamento del fenomeno new economy e start up, il
bisogno di personale, soprattutto qualificato, è in sensibile aumento. Lo
skill shortage, la mancanza di profili specializzati nelle nuove tecnologie,
spinge il mercato del lavoro verso forme di reclutamento sempre più diretto
e avanzato. Si nota, però, una differente percezione del mercato da parte
dei candidati. Sono molti, per esempio, i curricula inviati per posizioni
relative alle risorse umane (di media sempre intorno all’8%) a fronte di una
domanda media che si aggira intorno al 3%. Rispetto ad altri settori che
presentano la medesima anomalia (redazionale/documentaristico,
arti/creatività) e che costituiscono una fetta relativamente bassa nel
panorama lavorativo in generale, il settore delle risorse umane risente
forse del boom che ha vissuto negli ultimi tempi (considerando anche
l’esplosione del fenomeno interinale) consolidando un’immagine che non
corrisponde pienamente alla realtà. La nascita di scuole di specializzazione
e di master specifici rendono la ricerca dei profili relativi al settore
molto più complessa rispetto al passato, generando anche una richiesta più
selettivada parte del mercato.
Un caso a parte, che meriterà ulteriore
approfondimento, riguarda il settore amministrativo/finanziario. Nel mese di
aprile, le candidature relative al settore costituivano il 4% sul totale dei
cv pervenuti, quasi un quarto rispetto alla percentuale delle relative
offerte di lavoro (presenti nel medesimo periodo) che raggiungevano
circa il 12%. Dobbiamo, però, a questo punto considerare il peso non
indifferente delle offerte a carattere interinale, che nel trimestre
preso in considerazione, costituivano oltre la metà degli annunci
relativi a questa categoria. Il fattore novità, per un’utenza abituale e
abituata a posizioni a tempo indeterminato, può aver alterato la risposta a
una offerta di lavoro così massiccia. Dovremo, quindi, attendere le prossime
elaborazioni per confermare tale risultato che al momento consideriamo
stagionale.

Il Sud in ripresa
Il numero
maggiore di offerte di lavoro riguarda posizioni dislocate nel Nord Ovest e
prevalentemente in Lombardia (44%). Ma anche il Veneto, protagonista di un
recente e celebrato boom di aziende It, presenta una media mensile che si
aggira intorno al 19% sul totale delle offerte pubblicate. Lo stesso per
l’Emilia Romagna, seguita a ruota da Lazio (14%) e Toscana (9%). Il Sud, in
linea con le ultime rilevazioni Istat che hanno mostrato generosi segnali di
ripresa, rappresenta ben il 26% sul totale. Un dato rilevante se si
considerano due fattori chiave: la specificità degli annunci pubblicati
su un sito di online recruiting, che sono per la maggior parte relativi a
posizioni It o Ict, e la relativa arretratezza del Mezzogiorno per quanto
riguarda le infrastrutture tecnologiche.
Segno, quindi, di una ripresa del
mercato e di un aggiornamento nel rapporto mondo/lavoro.
Quali le
posizioni più calde? Come potrà ormai essere chiaro, le posizioni più
richieste riguardano il settore (eterogeneo) dell’Ict.
Sono aperte, quindi,
le strade (spalancate anzi) per: analisti/programmatori e sviluppatori,
network system administrator, information Web developer, content producer,
sales specialist It. A parte le prime tre figure strettamente tecniche,
molto rilievo viene dato alla produzione di contenuti (content producer) e
soprattutto alle competenze commerciali nel settore
networking.

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