Cloud e tecnologie hosted fanno bene ai conti delle Pmi

Uno studio appena presentato da Microsoft e condotto su oltre 3.000 piccole e medie imprese di 15 Paesi evidenzia come la tecnologia aiuti a migliorare i bilanci delle imprese.

Mesi e mesi di recessione globale. Eppure non per tutte le piccole imprese il 2009 si è chiuso negativamente. Anzi.

Lo sostiene uno studio recentemente presentato da Microsoft e condotto tra novembre e gennaio in collaborazione con Vanson Bourne su oltre 3.000 piccole e medie imprese (fino a un massimo di 500 dipendenti) in quindici Paesi, tra i quali, va tuttavia specificato, non compare l’Italia.
Il rapporto, intitolato The Microsoft Small Business Technology Index 2010 si proponeva di analizzare come le Pmi hanno reagito alla crisi e come utilizzano la tecnologia.

I primi dati sono senza alcun dubbio interessanti. Rispetto al 2008, nel 2009 il numero di aziende che sono riuscite a chiudere l’esercizio in crescita è decisamente superiore: si passa infatti da un 39 a 52%.
E significativo è il fatto che il 55% degli interpellati consideri oggi l’It strategica per il loro business. Erano il 35% solo dodici mesi fa.

Ma quali tecnologie fanno meglio alle Pmi?
Secondo il rapporto in primo luogo il cloud computing: il 40% delle imprese che dichiarano di far uso di tecnologie cloud oppure hosted hanno registrato incrementi di fatturato superiori al 30%.
E nella maggior parte dei casi, i benefici più evidenti sono stati riduzione dei costi, riduzione delle attività di gestione e manutenzione It, incremento nel valore del business, nella produttività e nelle competitività.

In realtà, a queste cifre si accompagna una importante consapevolezza da parte delle imprese, che nel 65% dei casi già dichiarano di fare uso di servizi hosted, mentre una decisa maggioranza di coloro che ancora non li hanno adottati dichiara il suo interesse in merito.

Se questo è lo scenario, non è difficile comprendere come mai il cloud computing si stia gradualmente trasformando in imperativo, così come il software as a service: ”In effetti – spiega Michael Korbacher, responsabile dell’area Software e Servizi in Microsoft Emea, – utilizzando tecnologie cloud in modalità pay-as-you-go le piccole e medie imprese possono avere accesso a costi ragionevoli a servizi cross platform di classe enterprise”.

Ma quali sono i servizi hosted ai quali le Pmi guardano con maggiore interesse?
Se si parte dai cosiddetti fondamentali, vale a dire dalle email, lo studio sottolinea come ancora il 67% delle aziende le gestisca on site, mentre il 29% già è migrato verso soluzioni hosted.
Non sono così distanti i valori che riguardano l’area del backup. Posto che esiste un 7% di Pmi che ancora non hanno adottato alcuna soluzione al riguardo, il 71% ancora poggia su soluzioni on-site, mentre il 23% si è spostato verso il mondo hosted.
Va decisamente meglio quando si parla di Crm, dove già un 31% delle imprese utilizza soluzioni hosted, contro un 51% che ancora le ha on site. Resta piuttosto alto il numero di chi né è del tutto privo: il 17% degli interpellati.
Passando alle soluzioni di collaboration, assenti nel 21% delle Pmi, il 23% degli interpellati si è già rivolto alla nuvola, mentre quando si parla di Webconferencing, tolto il 21% che ancora non vi è approdato, il resto delle aziende interpellate si divide in modo piuttosto equo tra l’on site e il cloud.

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