Ces 2015: ecco i macrotrend

Ufficialmente l’apertura è prevista per domani, ma già in queste ore anteprime e indiscrezioni cercano di dare la misura di ciò che ci si aspetta dall’edizione 2015 del Ces di Las Vegas.
Una manifestazione che già da alcuni anni ha smesso di essere una per quanto sfarzosa vetrina di gadget per diventare l’evento di inizio anno che sancisce tendenze e scenari per i mesi a venire.

Quest’anno, pur in assenza di annunci tali da capitalizzare l’attenzione internazionale, le premesse della vigilia sono quantomai positive: oltre 3600 gli espositori e una lista di attesa ancora da esaurire, buono il numero dei visitatori preregistrati una copertura stampa che potrebbe superare quella dello scorso anno, che si chiuse con 6.000 reporter accreditati provenienti da tutto il mondo.
Ma, ed è questa la domanda che si legge in queste ore più o meno ovunque si parli di tecnologia, cosa c’è da aspettarsi da questo Ces 2015?
Niente di realmente nuovo, a voler essere sinceri e lapidari.
Se non, e questo a livello di prospettiva ha un peso non da poco, una conferma di alcuni dei trend già evidenziati nei mesi scorsi e che vedono focalizzarsi gli impegni sia delle major sia delle startup.
Quindi, l’unico esercizio di stile possibile a oggi, prima che il sipario si alzi sullo Show, è cercare di delineare queste tendenze, partendo ad esempio, da Internet of Things, che, molti si aspettano, sarà al centro dei keynote inaugurali da parte di Intel e Samsung. 900 sono gli espositori impegnati su questo fronte.
Tra gli ambiti applicativi più suggestivi, senza dubbio le Smart Home, che sembrano finalmente diventare realtà. Non più solo frigoriferi intelligenti o sistemi di illuminazione avveniristici, ma una pletora di dispostivi con un’unica caratteristica in comune: l’essere connessi.
Manca, ma ci sarà, il collante per unificare tutte queste proposte: una piattaforma.
HomeKit di Apple e Nest di Google promettono di capitalizzare l’attenzione degli utenti e dell’industria.

Adiacente a questo mondo è quello dei televisori, che nelle edizioni precedenti ha capitalizzato molta dell’attenzione dei visitatori della manifestazione.
A Ces 2015 saranno ancora protagoniste le TV 4K, questa volta non più come mera curiosità da appassionati. Cresce infatti non solo la disponibilità di modelli, ma anche il numero di produttori che hanno deciso di investire in questa tecnologia. Soprattutto, ed è questa la novità attesa, dovrebbero fare la loro comparsa anche modelli di dimensioni più contenute proposti a prezzi più abbordabili.
E non si parlerà solo di televisori: in arrivo anche schermi per computer con risoluzione 4K.

Un terzo trend da non perdere di vista resta quello delle tecnologie indossabili.
Più o meno scontata, scrivono gli analisti, l’affermazione degli smartwatch e dei cosiddetti smart tracker, che monitorano l’attività fisica.
L’attesa è per il lancio di Apple Watch, mentre si lavora per tradurre il concetto di “indossabile” in qualcosa di diverso da un orologio o un bracciale.

E poi c’è il settore automobilistico.
La presenza di produttori di auto al Ces non è una novità: le auto connesse, le connected car di nuova generazione non sono una novità: dopo il lancio lo scorso ano di CarPlay da parte di Apple e di Android Auto se ne attendono le evoluzioni, mentre l’auto che guida da sola si avvicina alla realtà. E non è certo un caso che ai Ceo di Daimler e Ford siano stati assegnati due dei quattro keynote più importanti della settimana.

Infine, tra i protagonisti di questa edizione non può mancare la realtà vrtuale. Visori e caschi saranno protagonisti, grazie anche all’acquisizione di Oculus Rift da parte di Facebook, mentre Samsung e Google mantengono ben saldo il focus sul connubio tra smartphone e realtà immersive.

Ma se questi sono i macrotrend, altre aree meritano l’attenzione dei visitatori.
La stampa 3D, ad esempio, cui quest’anno è dedicata un’area specifica. 55 gli espositori presenti, inclusi MakerBot, Ultimaker e 3D Systems.
Oppure le startup. Anche per loro un’area dedicata, cui avranno accesso 375 espositori, in crescita del 59% rispetto allo scorso anno.

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