Brevetti: è accordo tra Htc e Microsoft

L’accordo si estende fino al Nexus One, prodotto da Htc ma commercializzato da Google.

Microsoft ha annunciato di aver siglato un accordo con HTC, azienda taiwanese produttrice di cellulari, palmari e smartphone. Il colosso di Redmond riceverà da HTC un compenso per i vari dispositivi Android prodotti da HTC. Secondo quanto riferiscono alcune fonti d’Oltreoceano, Microsoft avrebbe contestato ad HTC la violazione di alcuni brevetti di proprietà della società guidata da Steve Ballmer: le eccezioni sollevate riguarderebbero l’interfaccia utente usata sui telefoni Android e l’implementazione del sistema operativo.

HTC, che “sviluppa” anche dispositivi basati su Windows Mobile, ha intessuto per lungo tempo delle strette relazioni di business con Microsoft. Horacio Gutierrez, legale di Microsoft, ha dichiarato che l’intesa “è un esempio di come aziende leader possano raggiungere accordi commerciali per quanto concerne questioni legate alla proprietà intellettuale“. Con queste parole, Gutierrez sembra volersi indirettamente riferire alla vertenza legale aperta da Apple nei confronti di HTC. Anche in questo caso, Apple contesta alla taiwanese HTC la presunta violazione di alcuni brevetti che sarebbero di proprietà della “società della mela” (maggiori informazioni sulle contestazioni di Apple sono reperibili in questa notizia).

Il valore economico dell’accordo tra Microsoft e HTC non è stato chiarito. Si sa solamente che Microsoft non solleverà più alcuna obiezione sui device basati su Google Android e prodotti dalla società taiwanese. Tra i dispositivi è ricompreso anche “Nexus One“, realizzato da HTC ma commercializzato direttamente da parte di Google.

Google, da parte sua, non ha rilasciato alcun commento sulla vicenda e non è dato sapere se le manovre di Apple e Microsoft nei confronti di HTC implicheranno poi nuovi strascichi per l’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin.
Google è impossibilitata a proteggere HTC dal momento che non possiede, nel suo portafoglio, dei brevetti relativi all’area d’interesse” ha commentato Ken Dulaney, analista di Gartner.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome