Bersani abolisce i costi della ricarica

Il consiglio dei ministri ha varato l’abolizione di un costo che esisteva solo in Italia

Il consiglio dei ministri di ieri 25 gennaio ha partorito una serie di
provvedimenti a favore della liberalizzazione del mercato.

Nel disegno di legge è contenuta la norma che abolisce i costi di ricarica per i cellulari e la possibilità di “sciogliere un contratto, senza vincoli temporali o ritardi non giustificati da esigenze tecniche e senza spese non giustificate dai costi dell’operatore”. In aggiunta a questo non sarà possibile imporre un obbligo
di preavviso superiore ai trenta giorni.



Secondo il Sole 24 ore, però, i gestori potrebbero cercare di rifarsi della perdita dei costi di ricarica alzando il costo dei prezzi al minuto.

A differenza del decreto legge (che deve requisiti di
necessità e urgenza, entra in vigore subito ma deve essere convertito in legge
dal Parlamento entro sessanta giorni pena la decadenza), il disegno di legge
seguirà il normale iter parlamentare previsto per la produzione legislativa.
Difficile a questo punto ipotizzare i tempi di approvazione.

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