Avanade tra Azure e IoT

Avanade_Di_Silverio_AnnaEra presente anche lei alla Worldwide Partner Conference di Microsoft.
Del resto Avanade quest’anno è stata premiata come partner dell’anno sia a livello globale, sia a livello italiano.
Così, l’occasione è stata favorevole per fare il punto della situazione con Anna Di Silverio, da cinque anni nel ruolo di amministratore delegato della filiale italiana.
Cinque anni che Di Silverio definisce “un viaggio, poiché ho preso in mano una società ancora piuttosto piccola e l’ho accompagnata in un percorso di vera e propria trasformazione, nel quale abbiamo voluto creare forti acompetenze in ambiti che riteniamo differenzianti”.
In effetti, da una struttura di 350/400 persone, oggi Avanade Italia è una realtà di 700 persone, cui si aggiunge anche l’attività dei centri di competenza offshore, che poetano il totale delle risorse dedicate al nostro mercato vicino alle mille unità. Una realtà, per altro, molto attenta al tema della diversity, tanto che “il 25 per cento sono donne e nei ruoli di leadership il 22 per cento sono donne”.
Di Silverio è fortemente convinta della necessità e dell’importanza di investire nel nostro Paese: “Abbiamo aperto un centro in Sardegna, in collaborazione con l’Università di Cagliari, che si occupa di delivery, sviluppo progetti, maintenance, testing avanzato, secondo metodologie e approcci internazionali – cita ad esempio -. Crediamo sia importante investire localmente, perché la qualità che riusciamo a esprimere in Italia consente di compensare la differenza del costo del lavoro e perché l’efficienza è sicuramente più elevata”.
Tra gli ambiti nei quali Avanade è più attiva, sicuramente il customer engagement e la multicanalità, ma, ed è questo uno dei motivi che le ha fatto meritare i riconoscimenti da parte di Microsoft, “da qualche anno abbiamo deciso di investire, costruendo casi e competenze, nell’ambito delle soluzioni Crm, sia lato customer service, sia sales enablement, sia campaign management e marketing. Stiamo costruendo dell’Ip sulle soluzioni, vogliamo creare competenze nell’experience design e nella human interaction, abbiamo specialisti per studiare gli strumenti migliori e più naturali per creare l’ambiente giusto. Sfruttiamo per altro il respiro global dell’azienda”.
Quanto alla prtnership cpn Microsoft, Di Silverio riconosce la potenza degli strumenti sviluppati a redmond, e parla di best practice in ambito Erp e Dynamics, sviluppate anche in collaborazione con Accenture, per le quali la domanda supera la capacità di delivery: “Stiamo calmierando un po’ le vendite per garantire ai clienti il massimo delle competenze nella delivery”.
Cloud e mobility sono naturalmente due aree di forte investimento e di nuovo Di Silverio riconosce meriti a Satya Nadella: “Con lui c’è una importante apertura verso soluzioni eterogenee e il mercato comincia a percepirlo. Adesso tocca a noi essere meno timidi e più assertivi sulla potenza di Azure”.
L’occhio è attento a tutto quanto si muove in tema di cloud ibrido e la manager racconta come sulla piattaforma Accenture Hybrid Cloud Avamnade stia gestendo progetti di migrazione dei workload, in modalità “cost effective” e tenendo i processi sotto controllo.
L’altro ambito di investimento è rappresentato dall’IoT: “Anche in questo caso, insieme ad Accenture abbiamo di recente annunciato che porteremo alcune piattaforme di industry, automotive, transport e di recente assicurazioni, logistica asset management, su Azure perché la riteniamo la piatatforma più completa”.
non solo.
Di Silverio aggiunge: “Finora il costo di collezionare i dati era eccessivo, si faceva una selezione a monte dei dati da catturare, oggi che il costo è ridotto si raccoglie tutto e sarà il machine learning che trova le relazioni e le interrelazioni. Si scopre la rilevanza del dato”.

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