Asystel cresce nell’outsourcing

Firmato l’accordo con Accenture. In programma ci sono delle acquisizioni e, mercato permettendo, l’arrivo in Borsa. Delude invece il business con Gateway

Cresce l’outsourcing di Asystel. Dopo Edisontel, e 3M anche Accenture cede il suo parco pc alla società di Antonio Caserta. In pratica Asystel acquista i pc del cliente al quali poi li noleggia vendendogli anche i servizi. “ Da tre-quattro anni a questa parte – spiega Caserta – i vendor hanno iniziato a vendere direttamente alle aziende. Per questo abbiamo puntato sulla fidelizzazione della clientela e sui servizi che crescono del 50% rispetto allo scorso anno”.
Inizialmente indirizzato alle aziende medio-grandi adesso il servizio si sta estendendo anche alle Pmi. “Immediatamente il cliente spende di più – spiega l’amministratore delegato di Asystel – ma nel giro di tre anni con 15 pc risparmia una cifra fra i 15 e i 40 milioni”.


Ai successi dell’outsourcing, “uno dei tanti modelli di business della società”, precisa Caserta, si contrappone la delusione del rapporto con Gateway che stenta a ingranare. Senza peli sulla lingua l’amministratore delegato della società milanese spiega che gli americani hanno bisogno di almeno tre anni per capire le differenze fra gli Usa e il resto del mondo “E adesso ne è passato solo uno”.
Grazie all’accordo con Gateway però Asystel si è riorganizzata ed è riuscita ad acquisire quella fascia di clientela media che prima non faceva parte del suo target. Il risultato comunque è una crescita del 30% del fatturato che oggi è di 170 miliardi e l’obiettivo del raddoppio per il prossimo anno. In programma ci sono tre acquisizioni una delle quali riguarda una software house specializzata nei programmi per gli enti locali. In tutto questo c’è spazio anche per la Borsa. Il progetto è pronto, il mercato molto meno.

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