Anche free hot spot porta il Wi-fi al bar

Un’indagine rivela che i collegamenti a Internet senza fili fanno acquisire nuovi clienti ai locali

Il Wi-fi nei locali alza il fatturato. Dopo l’iniziativa della software house italiana Bitage, free-hotspot.com annuncia i risultati del case study condotto nei locali della catena francese “Columbus Café”. I risultati dimostrano che l’installazione di un HotSpot gratuito nei locali è un modo per aumentare il proprio giro d’affari e generare rendite supplementari.
Lo studio è stato condotto su un periodo di novanta giorni e si è concentrato su cinque locali della catena “Columbus Café” di Parigi. I dati riguardanti l’utilizzo dell’HotSpot sono stati raccolti grazie al sistema di controllo della pubblicità creato da free-hotspot.com, che permette la tracciabilità anonima delle informazioni.

Le statistiche hanno dimostrato che gli HotSpot attirano in media una decina di utenti al giorno durante la settimana e sette utenti al giorno il weekend. Le cifre indicano un numero di connessioni di due-tre volte superiore rispetto a quello registrato nei locali in cui è presente un hot spot a pagamento.

Gli Hotspot reppresentano un investimento annuo di circa 25 euro al mese di connessione Internet Adsl per ognuno dei cinque locali analizzati, mentre ogni utente spende in media 3 euro in consumazioni. I risultati dimostrano che la somma delle rendite supplementari generate è 27 volte superiore al costo per il funzionamento dell’HotSpot (l’abbonamento ADSL).
Secondo l’indagine quasi tutti gli hot spot sono utilizzati in orario lavorativo. Il 97 % degli utenti utilizza l’hot spot durante gli orari di lavoro con un tempo di connessione media di 89 minuti.

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