Lanciata poco più di dodici mesi fa (il 22 aprile del ’98 per l’esattezza) , la versione italiana di uno dei più grandi portali della Rete ha salutato il primo anno di vita focalizzando l’attenzione sugli sviluppi (ancora del tutto inespr …
Lanciata poco più di dodici mesi fa (il 22 aprile del ’98 per l’esattezza)
,
la versione italiana di uno dei più grandi portali della Rete ha salutato
il primo anno di vita focalizzando l’attenzione sugli sviluppi (ancora del
tutto inespressi, come è risaputo) delle attività inerenti all’utilizzo
di
Internet in ambito aziendale e privato. Lo spunto per i positivi riscontri
delineati da Alessandro Pegoraro, direttore generale di Yahoo Italia, sono
giunti da una ricerca commissionata Internet Research circa le "modalità"
di utilizzo del Web da parte di un campione di utenti nostrani. Al di là
dei dati che contraddistinguono profilo e continuità del navigatore medio
italiano, è utile rimarcare come negli ultimi sei mesi le aziende abbiano
fornito risposte incoraggianti tanto sul fronte del commercio elettronico
(il 23% del campione ha acquistato on line) quanto dell’efficacia dei
banner pubblicitari sulle home page dei vari portali presenti sulla Rete
(sempre del 23% l’indice di "gradimento").
Discorso a parte, invece, per quanto riguarda la notorietà dei motori di
ricerca italiani, che vede primeggiare, secondo Internet Research,
AltaVista, seguita nell’ordine da Yahoo, Virgilio e Lycos. Nel frattempo,
Yahoo ha dovuto subire la rimonta di Lycos Network (che comprende una
"suite" di Web site fra i quali Lycos.com e HotBot) proprio sul fronte
degli accessi al proprio Web portal. Stando alle ultime rilevazioni di
Media Metrix (relative al mese di marzo), infatti, Lycos ha raggiunto il
51,8% di audience negli Usa con circa 31,9 milioni di visitatori registrati
nel periodo considerato, davanti ai 31,3 milioni di Yahoo (50,8%) e ai 18,9
milioni di Excite (30,6%).
Una consolazione non da poco per Yahoo, invece, arriva dalla lettura dei
dati di bilancio relativi al primo trimestre fiscale ’99, quarter durante
il quale la società ha conseguito 16,4 milioni di dollari di utili netti s
u
un volume d’affari complessivo di circa 86 milioni. I risultati relativi
allo stesso periodo del ’98, per contro, registravo profitti vicino ai 3
milioni di dollari per un fatturato di circa 30 milioni.
Sul fronte dei servizi, infine, i portavoce di Yahoo Italia non hanno dato
informazioni precise (confermandolo, comunque, come uno dei progetti in
fase di sviluppo) circa l’eventuale disponibilità localizzata di Yahoo! on
line, l’evoluzione e il "sostituto" del precedente Yahoo! Click pay-per-use
fornito da British Telecom. Si tratta, infatti, dell’aggiornamento del
servizio di accesso gratuito a Internet reso disponibile agli utenti di
Yahoo Uk & Ireland (www.yahoo.co.uk), ai quali saranno addebitati solo i
costi telefonici secondo il tariffario locale. Negli Usa, infine, è della
scorsa settimana un accordo perfezionato con Verity al fine di aggiungere
alla directory My Yahoo! funzionalità personalizzate da indirizzare alle
intranet aziendali attraverso la Corporate Portal Guide di Verity.





