Xhtml raggiunge la dimensione dei cellulari

Un gruppo per gli standard Internet ha diviso in piccole parti un linguaggio normalmente utilizzato per la creazione di siti Web, una mossa dettata dalla necessità di velocizzare l’adozione dell’accesso Web, nei palmari e negli altri dispositivi …

Un gruppo per gli standard Internet ha diviso in piccole parti un
linguaggio normalmente utilizzato per la creazione di siti Web, una
mossa dettata dalla necessità di velocizzare l’adozione dell’accesso
Web, nei palmari e negli altri dispositivi non appartenenti al mondo
Pc. Il World Wide Web Consortium (W3C) ha, infatti, annunciato di
essere riuscito a suddividere l’Xhtml (Extensible Hypertext Markup
Language) in piccole parti ribattezzate ‘moduli’. Ricordiamo che
Xhtml rappresenta un nuovo linguaggio che viene attualmente
considerato il naturale sostituto del noto Html per la costruzione di
siti Web. Il linguaggio è basato su Xml (Extensible Markup Language),
un nuovo popolare standard Web per l’interscambio d’informazioni.
Differentemente dall’Html che possiede Tag predefiniti, Xml consente
ai programmatori di definire propri tag per dati come per esempio
prezzi e prodotti. Per i commercianti e gli utenti questo si traduce
in ricerche più brevi e in scambi di dati più efficienti. Il gruppo
W3C in dicembre ha creato una versione ridotta di Xhtml destinata ai
piccoli dispositivi per l’accesso Internet, che notoriamente,
dispongono di una potenza di calcolo ridotta e quindi non possono
visualizzare tutte le informazioni Web, normalmente consentite ai
comuni Pc.

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