Xerox rinuncia alle stampanti ink jet

La società ha deciso di uscire dal business Soho. A nulla sono valsi i tentativi di vendere la divisione. Nel primo trimestre del 2001, il Soho aveva generato 82 milioni di dollari di perdite a fronte di ricavi pari a 139 milioni.

Xerox ha deciso di uscire dal segmento Soho (Small Office Home Office). La società nel corso dei prossimi 6 mesi cesserà di produrre le personal ink jet e i prodotti di xerografia, venduti primariamente attraverso il canale retail. La decisione è stata presa in seguito al fallimento di possibili intese con altri partner. Il periodo non è certo dei migliori: il rallentamento che si osserva nel mercato dei pc si è spostato anche alle periferiche e secondo Xerox nel mercato ink jet i problemi continueranno. Da qui la scelta di dismettere un business che ha registrato nel primo trimestre una perdita di 82 milioni di dollari a fronte di ricavi pari a 139 (il 3% del totale Xerox). A livello mondiale sono 1.500 i dipendenti nell’unità Soho. Il centro di ricerca e sviluppo in Nord America cessa da subito l’attività. Per quanto riguarda l’Europa (in Irlanda c’è uno stabilimento a Dundalk), Xerox inizierà le discussioni con i sindacati. In una nota, Xerox ha dichiarato che continuerà a fornire supporto e assistenza ai clienti che hanno prodotti Soho.
Confermato invece l’impegno nei confronti dei prodotti Opb (Office Printing Business), la divisione nata in seguito all’acquisizione di Tektronix.
In Italia la divisione Soho è presente ed è attualmente guidata da Guerrino Cesarato.

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