wunderLoop: anche in Italia il targeting comportamentale

Le soluzioni di wunderLoop da qualche mese anche sul nostro mercato. Il Behavioural Targeting per editori e inserzionisti.

Ha aperto i battenti ufficialmente all’inizio della primavera la filiale
italiana di wunderLoop, società fondata nel 1999 da Frank Conrad e Ulrich Hegge,
già co-fondatore di Earthlink, e specializzata nell’area dell’advertising e del
content targeting integrato.

La decisione di aprire la filiale
italiana
– racconta Michael Keindl, chairman e investitore strategico della
società – nasce nel quadro di un progetto di internazionalizzazione
intrapreso un anno fa e che ha visto coinvolti in prima battuti Paesi quali il
Regno Unito, l’Olanda e la Spagna
”.

Keindl, che ha maturato
importanti esperienze come fondatore e Ceo di AdLink Internet Media e come
Presidente e cofondatore della Eiaa (Interactive Advertisign Association)
racconta: “ Prima di procedere con il piano di espansione, abbiamo
pianificato tutte le nostre attività, prevedendo un round di finanziamento, nel
quale abbiamo coinvolto non istituzioni ma privati, la nomina di un advisory
board e la scelta di un management con skill adeguati nell’area dell’adevrtising
e di Internet
”.

In effetti – gli fa eco Riccardo Polizzy
Carbonelli che di wunderLoop Italia è managing director – pensavamo che per
un mercato come quello italiano fosse un po’ prematuro parlare di Behavioural
Targeting. In realtà siamo stati chiamati proprio dai potenziali clienti
interessati alle nostre soluzioni
”.

Con Behavioural Targeting si
intende l’analisi dei comportamenti di gruppi di utenti, integrati con eventuali
altri dati e, in modo specifico, con sistemi di Crm. Il tutto, a sua volta viene
ulteriormente messo a confronto con dati di mercati e con le keyword.
“Per
un’azienda editoriale, – sintetizza Polizzy Carbonelli – il risultato di
tutti questi incroci è l’opportunità di raccomandare contenuti ai propri utenti
o ai propri iscritti. Per un’azienda che si occupa di advertising, invece,
l’opportunità è quella raccomandare inserzioni”
.

Due gli asset sui quali si basa l’offerta wunderLoop: la piattaforma di Crm e Connect.

La prima viene proposta
commercialmente con due denominazioni differenti, in base alla modalità di
erogazione del servizio: wunderLoop on site, nel caso il cliente scelga la
modalità SaaS, oppure wunderLoop iCrm se il sistema viene installato nel data
center del cliente mentre le operazioni di backend sono gestite da personale di
wunderLOOP. Si tratta in ogni caso di una soluzione indirizzata ai grandi
portali e ai siti editoriali e che mette a disposizione dei clienti strumenti di
one to one marketing, con un’analisi comportamentale in tempo reale e continua:
quali contenuti sono stati richiesti, quali le parole chiave utilizzate, i
click-through. Ma non è tutto. L’analisi generata viene integrata con ricerche
di mercato di fonti quali – tanto per citarne una – Nielsen NetRatings.
Il
tutto, va precisato, nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di
privacy e di trattamento dei dati personali.

Completamente diverso è invece il target e l’obiettivo di
Connect. In questo caso si tratta di una vera e propria borsa self service per i
servizi di pubblicità online basata sul targeting comportamentale. Un servizio
al quale gli editori possono registrarsi a costo zero rendendo disponibile
l’audience dei propri siti e portali perché vada a costituire un insieme di
gruppi target che possono successivamente essere venduti agli inserzionisti
interessati. Questi ultimi, si rivolgono a wunderLoop chiedendo l’accesso a
specifici gruppi target, la numerosità di ciascuno e il Cpm richiesto da ciascun
editore, con il quale, se interessato può entrare in contatto. Gli editori
mantengono il controllo totale dei profili utente e del proprio bacino e possono
determinare quali criteri o dati possono essere utilizzati, come raccoglierli e
come condividerli con altri membri di Connect. Si tratta dunque di uno strumento
in grado di collegare tra di loro editori e inserzionisti per raggiungere target
specifici su siti diversi, utilizzando in modo efficiente ed efficace criteri
standard di profilazione per accedere a gruppi target di grandi dimensioni

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