Presentati da Giga, una business unit di Forrester Reasearch, i risultati di un’analisi sullo sviluppo di Web Portal. Ma è polemica
9 settembre 2003 “Honny soit qui mal y pense”
disse Edoardo III raccogliendo la giarrettiera della contessa di Salisbury
durante un ballo di corte nel 1350. Ma qualche perplessità nel leggere i
risultati di uno studio rilasciato da Giga è inevitabile che
sorga. Soprattutto se lo studio mette a confronto i costi di Windows e di Linux
e ancor di più soprattutto se il committente è Microsoft .
Secondo l’analisi di Giga, infatti, le aziende potrebbero risparmiare fino al 28% sviluppando alcuni programmi per Windows invece che con Linux.
Lo studio ha comparato i costi sostenuti
nell’arco di quattro anni da una dozzina di aziende di medie e grandi dimensioni
per lo sviluppo di portali Web, sia utilizzando il sistema operativo
Windows e i relativi tool di sviluppo, sia, per l’appunto,
utilizzando Linux e J2EE
.
La conclusione, sostiene il report, è che Microsoft offre vantaggi sostanziali in termini di costi per lo sviluppo dell’applicazione presa in considerazione.
Naturalmente, si legge in alcune note pubblicate dalla stampa americana, Microsoft ha intenzione di utilizzare i risultati dello studio per convincere i clienti che Linux non è una alternativa più economica rispetto a Windows, una volta presi in esame tutti gli elementi e i costi.
Ma le polemiche sono già sul tavolo, dal momento che sono in molti a contestare l’esiguità del campione, composto come detto da una dozzina di aziende, 7 delle quali hanno lavorato su piattaforma Windows e 5 delle quali hanno invece scelto Linux.
Giga naturalmente difende la
propria posizione, sostenendo che quel campione era più che adeguato per
un’analisi così di dettaglio. Senza contare poi, e sembra quasi una
“excusatio non petita
”, che lo studio si riferisce a una applicazione specifica e che dunque non esclude che in altri ambiti applicativi Linux risulti invece più conveniente di Windows.
