Windows: allo studio un kernel ridotto all’osso

L’intento è quello di ridurre al minimo il kernel del sistema operativo in modo da renderlo più snello e veloce, soprattutto in fase di caricamento.

Duecento programmatori Microsoft sono al lavoro per ridurre in modo significativo il kernel di Windows che sarà parte integrante della prossima versione del sistema operativo.

E’ questo quanto emerso nel corso di una presentazione, curata da un ingegnere Microsoft – Eric Traut – presso l’Università dell’Illinois.

Traut ha spiegato che MinWin è una sorta di “micro-kernel” di dimensioni estremamente contenute rispetto alla situazione attuale: mentre Vista utilizza, ad esempio, 5.000 file per un totale di 4 GB circa, MinWin limita i suoi componenti “core” a soli 25 MB (un centinaio di file). Le dimensioni di MinWin sono così compatte perché non è compreso alcun sottosistema grafico.

Il nuovo “micro-kernel”, secondo quanto è stato illustrato da Traut, sarà impiegato soltanto internamente a Microsoft sebbene costituirà la base per tutte le prossime versioni di Windows, compresa quella conosciuta al momento con il nome in codice di Windows 7 e che dovrebbe essere distribuita in versione finale nel 2010.

L’intento, insomma, è quello di ridurre al minimo il kernel del sistema operativo in modo da rendere lo stesso più snello e veloce, soprattutto in fase di caricamento. Non solo, MinWin dovrebbe facilitare anche l’utilizzo della tecnologia hypervisor, soluzione per la virtualizzazione che permette di eseguire più sistemi operativi differenti e contemporaneamente, condividendo l’uso della medesima piattaforma hardware.

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