L’ateneo ha giocato un ruolo fondamentale per la realizzazione del progetto. La rete senza fili è accessibile a tutti
Urbino Wireless Campus (UWiC) è tante cose in una: un progetto tecnologico innovativo, un servizio per studenti universitari, cittadini e turisti, un’opportunità di sviluppo per il territorio, un collante fra il settore pubblico e quello privato.
Si tratta di un’iniziativa dell’Università di Urbino che consiste in una rete Wi-Fi a copertura geografica e in una molteplicità di servizi di informazione e comunicazione.
La rete è aperta anche a Wisp (Wireless Internet service provider) privati, che possono offrire i propri servizi (telefonia, navigazione Internet a banda larga, servizi alle imprese) senza creare conflitti con l’offerta di servizi gratuiti, estendendo all’utenza privata e commerciale la possibilità di accedere a Internet attraverso il Wireless Campus.
L’università è in una posizione privilegiata che le consente di svolgere un ruolo di catalizzatore, mantenendo un approccio neutrale sia verso le tecnologie adottate sia verso i possibili partner: Urbino Wireless Campus è aperto alla collaborazione di chiunque voglia estenderne la rete e potenziarne i servizi. Dal punto di vista tecnologico, la filosofia è quella di utilizzare standard aperti e, ove possibile, software opensource.
Obiettivo principale dell’iniziativa, come spiega Alessandro Bogliolo, direttore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione dell’Università e responsabile del progetto, è quello di sviluppare e diffondere un modello di integrazione di reti wireless e servizi online efficace e sostenibile creando un circolo virtuoso fra l’offerta di servizi e l’utenza interessata. «Questo sarà il volano che motiverà gli investimenti di chi parteciperà», afferma il docente.
Una partnership eterogenea
L’iniziativa nasce nel 2006 grazie ai fondi dell’iniziativa ministeriale “Un cappuccino per un pc”. «Abbiamo raccolto tanti partner di tipo eterogeneo – afferma Bogliolo – a dimostrare che abbiamo soddisfatto esigenze condivise: ci sono comunità montane, municipalizzate, comuni, province e perfino arcidiocesi e sovrintendenza. Una partnership messa insieme nell’arco di 15 giorni, usando come acceleratore il bando del ministero della Ricerca».
Mettendo a fattor comune diverse competenze presenti nell’ateneo, viene rapidamente allestito l’UWiC lab, il laboratorio in cui vengono analizzate le criticità del progetto e sperimentate tutte le soluzioni per valutarne la fattibilità, la robustezza e la scalabilità. A settembre 2006 viene acceso il primo hotspot Wi-Fi UWiC in Piazza della Repubblica, a Urbino e a novembre viene attivato il servizio per gli studenti nei locali dell’Ateneo. Inizia anche la realizzazione della dorsale a Urbino, con ponti radio a 5 GH punto-punto in tecnologia Hiperlan, conclusa tre mesi più tardi, e l’installazione degli hot spot Wi-Fi cittadini. La rete Hiperlan viene estesa in seguito anche a Fano, Pesaro e ai paesi della provincia circostante.
Il portale UWiC contiene informazioni originali e servizi liberi specificatamente predisposti dall’Università di Urbino e dai partner per gli utenti del wireless campus e copie di siti Web esterni replicati internamente per renderli accessibili in modo libero nel rispetto delle norme vigenti. Infatti, in base al decreto Pisanu, la navigazione Web all’esterno di UWiC non è consentita senza autenticazione. Per questo, gli utenti non autenticati vengono ridiretti sul portale di UWiC quando provano ad accedere a siti esterni. Sono disponibili anche servizi di comunicazione in Voice over Ip chat e blog. Gli utenti e i clienti dei partner di UWiC possono utilizzare il servizio previa autenticazione: viene instaurauta una Vpn e vengono conferiti gli stessi privilegi che l’utente avrebbe se si trovasse fisicamente all’interno di tale rete. I collegamenti tra UWiC e le reti partner sono realizzati con ponti radi o linee proprietarie o dedicate.





