Web non Tv

Troppo presi dal digitale terrestre? Pensate a Internet.

Anche se ai più non sembra, la televisione sta avviandosi a diventare una battaglia di retroguardia. Il terreno su cui si gioca la vera partita multimediale è Internet. Troppo presi a guardare il dito del digitale terrestre, forse non vediamo la luna del Web. E sì che almeno uno fra pc, smartphone o tavoletta dovrebbero darci un indizio.

Dobbiamo al blog Radiopassioni, (http://radiolawendel.blogspot.com ) la segnalazione di una protesta contro il Decreto Romani fatta dalla Femi, la federazione delle piccole Web Tv italiane, e di un segnale d’allarme che arriva dal blog di Guido Scorza, giurista, secondo il quale il decreto non sarebbe che il tentativo di trasformare Internet in una gigantesca piattaforma televisiva, in cui avrebbe buon gioco chi già controlla etere e satellite.

Il dibattito verte sulla pubblicazione di due delibere Agcom, le 258 e 259, che avviano la consultazione sulla regolamentazione dei servizi di media audiovisivi su piattaforme alternative. Cioè Internet. Per la Femi e per Scorza gli operatori di WebTv locali sono destinati a essere sottoposti a burocrazia e costi insostenibili, con autorizzazioni per la trasmissione in modalità streaming e on demand e con esose licenze, anche da 3mila euro. Praticamente, come stroncare sul nascere la loro voglia di sperimentare contenuti e modelli di business.

La direttiva europea Amsd (Audiovisual Media Service Directive) del 2007 recepita dal Decreto Romani, deve ancora trasmettere i suoi effetti, ma i segnali sul futuro sono abbastanza intellegibili.
Pensare che Internet possa essere un porto franco in eterno su cui poter vedere qualsiasi cosa è piacevole ma un’illusione. Qualcuno regolerà, limiterà, emetterà balzello. Bisogna capire come e a chi sarà devoluto e se sarà meritevole. Se volto a garantire il vero pluralismo, quello globale, senza confini, intellettuali o fisici, ci si potrebbe anche stare. Ossia, se sarà il prezzo da pagare per poter vedere contenuti che si vuole su una Internet libera veramente.

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