Un sistema di Ibm e Italtel integra tutte le telecamere della città.
Per prevenire e contrastare la criminalità, il ministero degli Interni ha scelto Verona come città pilota per il progetto di videosorveglianza intelligente.
Il sistema, che risulta essere il più avanzato dal punto di vista tecnologico in Italia (messo a punto da Ibm e Italtel), prevede l’integrazione di tutte le telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio cittadino, comprese quelle di attività commerciali e di privati cittadini (si stima siano circa 3.000), in modo da consentire l’immediato recupero dei filmati e l’elaborazione intelligente delle immagini, per metterle a disposizione delle forze dell’ordine come ausilio nelle fasi investigative ma anche per prevenire reati.
Nella piattaforma di video analisi, installata nel centro informatico del Comune di Verona (e gestito dalle forze di Polizia), sono state integrate e connesse le 70 telecamere di videosorveglianza cittadina, le 20 di controllo del traffico, installate sui principali incroci stradali e le 13 di controllo per l’accesso alla Ztl (Zona a traffico limitato) e alle corsie preferenziali.
L’integrazione diretta delle telecamere comunali è basata sulla rete di connettività territoriale comunale a fibra ottica realizzata da Agsm Verona.
In particolare, nell’ambito dello sviluppo del nuovo Centro Servizi Video di Verona, il contributo di Italtel riguarda lo sviluppo di diverse piattaforme hardware e software come: il sistema di geo-referenzazione sviluppato ad hoc per la mappatura e localizzazione sul territorio di tutte le videocamere di sorveglianza; il data base progettato e finalizzato all’individuazione del tipo di configurazione, tecnologia e proprietà relativa a ogni videocamera localizzata e operativa sul territorio; l’infrastruttura di supporto alla gestione dei processi e i sistemi dati per il Centro Servizi, in termini di gestione della rete di videosorveglianza e di security (ad esempio, router, switch e firewall).
