Pc portatili prima di tutto, ma anche server blade e apparecchi di elettronica di consumo. Sono diversi i campi di applicazione a cui VIA indirizza il nuovo chip. Abbiamo cercato di chiarirci un po’ le idee parlandone con Michal Lisiecki responsabile marketing dell’azienda.
Non solo contrastare Intel e Amd sul segmento mobile, ma
anche entrare in modo significativo in ambito server ed elettronica di consumo.
Questi sono gli obiettivi che si è posta VIA con la realizzazione del nuovo
processore C7-M, che è stato presentato a giugno in occasione della
manifestazione taiwanese Computex. Per saperne di più sul tema ne abbiamo
parlato con Michal Lisiecki, responsabile marketing dell’azienda.
“Nel mondo dell’information technology – ha detto Lisiecki
–stiamo assistendo a una transizione dal modello tradizionale di computing,
basato fondamentalmente su un unico dispositivo, verso quello che noi chiamiamo
Digital Lifestyle, ovvero un modello in cui coesistono diversi dispositivi
digitali che comunicano tra loro. E questo vale sia a livello domestico sia a
livello aziendale sia, ancora (e forse soprattutto), in ambito
mobility. Questa evoluzione ha portato un significativo cambiamento nella
percezione delle persone. Sinora infatti le prestazioni sono sempre state un
elemento che ha contraddistinto, e in qualche modo qualificato, i prodotti. Oggi
però le cose sono cambiate e gli utenti non cercano più tanto le performance
quanto un apparecchio capace di fornire una reale risposta alle aspettative e
alle loro necessità. Per questo motivo, riferendoci all’ambito mobile,
l’autonomia e le “funzionalità per Watt” sono diventati aspetti
essenziali”.
“VIA – ha proseguito Lisiecki – vuole rivestire un ruolo
di primo piano all’interno del Digital Lifestyle. Lo abbiamo già dimostrato con
prodotti come il processore Eden, il primo in grado di funzionare a 1 GHz senza
avere la necessità di alcuna ventola di raffreddamento, e con le schede madri
Epia, oggi le più piccole e quelle con il maggiore livello di integrazione nel
segmento mainstream: nel modello Mini -ITX hanno infatti dimensioni di 17 x 17
cm e nel modello Nano-ITX scendono addirittura a 12 x 12 cm. Ora con il nuovo
C7-M proponiamo un nuovo e, crediamo, fondamentale prodotto per il Digital
Lifestyle”.
Cosa vi consente di affermare che sarà un prodotto così
importante?
Più di un aspetto. Il processore C7-M è strato progettato
da Centaur, una nostra filiale texana che sviluppa per VIA chip da 2000
e che in precedenza ha lavorato per Cyrix, e viene realizzato nelle fabbriche
di Ibm nei pressi di New York. Il processo costruttivo è a 90 nm e si basa
su tecnologie quali strained silicon e Soi (silicon on insulator). Questo ha
permesso di raggiungere frequenze sino a 2 GHz con un die di 30 mmq, ovvero una
superficie che è circa un quarto di quella del Pentium M. Tutto questo si
traduce principalmente in un consumo davvero molto ridotto: meno di 1 W di
media, il che consente fino a 5 ore di autonomia senza avvalersi del nostro
sistema Powersave 4. Inoltre, abbiamo dotato il processore di 128 KB di cache di
primo livello e di altri 128 KB di cache di secondo livello, quindi il doppio
dei valori attualmente disponibili. C7-M ha poi un doppio core clock, che noi
chiamiamo TwinTurbo, e dispone di una suite di funzioni per la sicurezza a
livello hardware, l’Enhance Padlock.
Ha detto: “sino a 2 GHz”. Questo significa che sarà disponibile anche
in altre frequenze? Ma soprattutto, da quando sarà realmente
disponibile?
Il processore è già pronto ed è stato fornito ai
costruttori nostri partner nelle frequenze di 1,5 GHz, 1,8 GHz e 2 GHz. I primi
prodotti con a bordo un C7-M dovrebbero arrivare sul mercato entro la fine di
settembre. Principalmente si tratterà di macchine realizzate a Taiwan, tuttavia
tra le società che useranno il nostro processore ce ne sarà anche una europea,
di cui però non posso anticipare il nome.
E i prezzi?
Quello
dei prezzi è un aspetto a cui ovviamente abbiamo prestato particolare
attenzione. Il costo del C7-M, a parità di caratteristiche, è concorrenziale con quello
del Celeron M.
Visto il paragone, e vista anche l’esperienza di VIA nel settore dei
chipset, c’è da aspettarsi qualcosa di simile all’architettura
Centrino?
È nelle nostre previsioni di rendere disponibile entro
la fine dell’anno una completa architettura basata sul C7-M.
Quanto ha appena detto evidenzia che il campo d’impiego di elezione
del C7-M è quello dei notebook.
Non esattamente. Il Digital
Lifestyle considera tre settori differenti, casa ufficio e mobility, e noi
intendiamo indirizzare l’impiego del C7-M in tutti e tre questi settori. In un
primo tempo, probabilmente lo vedremo a bordo soprattutto di notebook “thin and
light”. Però è nostra intenzione indirizzarlo anche all’impiego in macchine per
ufficio small factor e nei blade server. Vorremmo inoltre raggiungere il
segmento di quelle apparecchiature multimediali che sempre più spesso vengono
proposte per l’uso nel salotto di casa. Un settore interessante è anche quello
dei cloni del Mac Mini.





