Rendere inattaccabile l’erogazione del servizio è la priorità del Cio di Sea Aeroporti Milano
Il Cio deve sedersi al tavolo delle decisioni aziendali e, per fare ciò, avere totale conoscenza e capacità di gestione dei propri mezzi, mettendo in campo competenze di diversa natura. Allo stesso tempo, infatti, bisogna analizzare le piattaforme, i processi, i rapporti con il sistema d’offerta e valutarne i benefici.
«Per noi – ha esordito Tiziano Salmi, a capo dei sistemi informativi di gruppo di Sea Aeroporti Milano – è importante partecipare alle riunioni di vertice, perché alla nostra figura si chiede di allineare l’attività quotidiana al business aziendale, gestire i costi e il personale, essere uomini di marketing, migliorare i processi. Questo, però, rappresenta semplicemente un delta in più rispetto alle capacità tecniche, perché mantenere la relazione con i fornitori, approfondire la tecnologia e portare avanti l’innovazione sono sempre compiti di nostra responsabilità».
Proprio per questo, l’It governance assume un ruolo di rilievo, soprattutto in un’azienda come Sea Aeroporti Milano, società di gestione aeroportuale degli scali di Linate e Malpensa, dove il controllo dei processi ha un ruolo fondamentale, a partire dalla basilare consegna dei bagagli. E, sempre per questo motivo, la squadra It è formata da un centinaio persone, parte delle quali lavorano sul campo, «perché quando sorge un problema, noi dobbiamo essere presenti», afferma Salmi che, per la gestione di un team di questo tipo (che si occupa anche dell’infrastruttura fisica della rete), ha dato vita a un’organizzazione basata su tre grossi filoni: analisti di processo, esercizio e It governance. «Nel primo caso
– ha proseguito -, gli analisti sono capaci di capire, nel dettaglio, i meccanismi dei processi di business. Nel secondo, per essere ancora più vicini all’utente e fornirgli consapevolezza della costante presenza dei sistemi informativi, il call center per i personal computer si è trasformato in un forte presidio sulle applicazioni, per tutti i servizi che eroghiamo all’interno dell’aerostazione. Il terzo aspetto ha riguardato le relazioni con il management e l’attività di definizione del piano industriale». A questo volano di presenza It “in pista” deve, però, sempre accompagnarsi un’inattaccabile erogazione del servizio, perché, ha messo in luce Salmi, «si deve parlare di strategie, ma se, poi, i pc non funzionano, è come se si cancellassero dei voli». Un mandato forte, quindi, quello affidato al Cio, che ha il proposito di allineare l’It al business e non viceversa.
Un’altra importante iniziativa ha avuto come obiettivo il budget dei sistemi informativi, che Salmi ha riunito interamente sotto la sua divisione. «È anche questo un modo per gestire le leve di cambiamento – ha spiegato -. Al mio arrivo in Sea, qualche direzione poteva disporre autonomamente della spesa It. Ciò ha portato a integrazioni difficili, con tecnologie spesso diverse». Adesso, invece, anche l’acquisto dei telefoni, oltre che dei computer, è competenza dell’It, che si occupa, inoltre, della rete di video sorveglianza e dei tabelloni informativi per il pubblico.
Seguendo tale impostazione, il budget è stato diviso in due filoni: costi e investimenti. Sui primi è stato creato un modello di efficientamento, sulla base delle applicazioni e delle spese di manutenzione. Per quanto riguarda i secondi, vengono pianificati, in modo sistematico, colloqui diretti tra i sistemi informativi e le unità di business.
«In linea generale, gestisco qualche decina di milioni di euro all’anno – ha proseguito Salmi -. A ottobre, quando arriva il momento di fissare il budget, comincia il lavoro di relazione con gli altri direttori di Sea. Insieme, infatti, decidiamo la scala di priorità e, di regola, per non dover subire un’erosione leggera ma costante dei fondi, si preferisce rinunciare a qualche progetto considerato meno strategico, per portare avanti quelli maggiormente critici per il business dell’azienda».
Oltre a confrontarsi quotidianamente con le sue prime linee, mensilmente, Salmi indice tre riunioni di gruppo per il monitoraggio del servizio, l’avanzamento progetti e per creare un momento di brainstorming per capire come meglio allocare gli investimenti. Per questo motivo, oltre che per le logiche di sicurezza, il manager ritiene di particolare importanza l’insourcing di applicazioni, sistemi e server, ma soprattutto di competenze, perché, evidenzia, «in un’azienda come la nostra, che, per i grossi progetti di sviluppo effettua i suoi acquisti Ict secondo il meccanismo della gara, al termine del contratto con l’azienda che ha vinto l’appalto, il rischio per noi è che non si conosca a sufficienza il sistema, per poter iniziare a gestirlo in modo diretto».
Le gare in Sea Aeroporti Milano sono effettuate secondo due criteri che Salmi ritiene fondamentali: la qualità e il prezzo. «Per gli acquisti in campo informatico
– puntualizza -, una gara al prezzo più basso, alcune volte, risulta essere inadeguata perché equivale a ridurre i livelli di servizio. Per questo motivo, la nostra valutazione si basa per una parte sull’analisi dell’offerta economica e per la restante parte sugli aspetti qualitativi, che devono prendere in considerazione anche le caratteristiche del fornitore, quanti progetti dello stesso tipo ha già affrontato, come li ha sviluppati, i curricula e la scolarità delle sue risorse». E il manager vuole misurare sul campo questi aspetti: «Il fornitore deve obbligatoriamente indicare le referenze sui progetti, che valuto direttamente presso le aziende che hanno già seguito la strada che vorremmo percorrere noi, per capire come sono stati affrontati i problemi applicativi o infrastrutturali».
Investimenti presenti e futuri
Sono due i progetti recenti di cui Tiziano Salmi, a capo dell’It di Sea Aeroporti Milanesi, è particolarmente soddisfatto: l’utilizzo dell’Rfid nella gestione dei bagagli e la prenotazione via sms, in collaborazione con CartaSì, dei parcheggi a Linate. Per gli investimenti futuri, poi, Salmi indica la Soa come corretta filosofia, a patto che non diventi vincolante. L’ideale è «creare un mondo in cui la condivisione non sia solo quella dei dati, bensì dei servizi. Bisogna cominciare a ragionare in un’ottica di integrazione Soa oriented e scegliere, allo stesso tempo, le piattaforme adeguate».
Calare l’It in un’azienda dal business tradizionale
Con un’esperienza maturata nel settore bancario, «dove l’It è nel Dna», Tiziano Salmi analizza la sfera informatica nell’azienda di cui è Cio. «In un’azienda dal business consolidato e tradizionale come Sea Aeroporti Milano, su circa 6.000 dipendenti l’informatizzazione coinvolge quasi 2.000 persone. Per questo motivo, introdurre nuovi strumenti può apparire problematico e il tasso di efficientamento è particolarmente alto rispetto a quello di altre realtà. Riuscire a rendere automatiche certe attività, come la lista dei servizi erogati per ogni aereo, dal catering alle pulizie, rendendole possibili da palmare, è già un grosso passo. Allo stesso tempo, però, la realizzazione di questi progetti garantisce una grande soddisfazione personale».





