Durante il Cisco Expo 2008, manifestazione tenutasi recentemente a Milano, l’amministratore delegato di Cisco, Stefano Venturi, ha illustrato i cambiamenti in corso attorno a Internet, specificando che non è in discussione la probabilità. Ossia tutti s …
Durante il Cisco Expo 2008, manifestazione tenutasi recentemente a Milano, l’amministratore delegato di Cisco, Stefano Venturi, ha illustrato i cambiamenti in corso attorno a Internet, specificando che non è in discussione la probabilità. Ossia tutti si verificheranno, resta solo da stabilire quando.
Il contesto: siamo di fronte a una grande transizione di business e Cisco, storicamente, lavora sulle transizioni rendendole possibili per milioni di persone in modo semplice ed economico. Analizzando le evoluzioni tecnologiche in atto, allora, Venturi ha posto sei domande chiave, lasciando intendere proprio che l’ambito di discussione è limitato al fattore tempo.
La prima evoluzione-questione riguarda i server distribuiti: tra quanti anni nelle imprese non ci saranno più print o application server? La seconda evoluzione concerne il software as a service: tra quanti anni i software saranno piattaforme di servizi piuttosto che asset da acquistare?
Terza trasformazione: arriverà la cosiddetta “Internet delle cose”. C’è da chiedersi, allora, tra quanti anni in Internet ci saranno più oggetti collegati che persone.
Le due restanti trasformazioni riguardano una convergenza che si sta già sostanziando (“tra quanti anni non vi sarà più differenza tra Internet e tv?”) e la costante tematica della sicurezza, ossia va stabilito tra quanti anni la rete sarà intrinsecamente sicura.
Una sorta di mantra quello illustrato da Venturi, che però è basato su un assioma: «Non stiamo più parlando di ipotesi – ha detto l’ad di Cisco -. Il se ha lasciato spazio al quando».





