Veeam Data Platform v13 è la nuova versione della piattaforma di data protection di Veeam Software, pensata per alzare l’asticella della cyber resilienza nell’era dell’intelligenza artificiale. La soluzione, già scelta da oltre 550.000 clienti in tutto il mondo e dal 67% delle Global 2000, mette al centro tre direttrici: sicurezza di nuova generazione, approfondimenti forensi avanzati e automazione intelligente, con l’obiettivo di garantire che i dati siano sempre disponibili, recuperabili e pronti per alimentare i carichi di lavoro futuri, inclusi quelli basati sull’IA.
La release v13 nasce in un contesto in cui ransomware sempre più sofisticati, trasformazioni infrastrutturali accelerate e adozione massiva del cloud rendono insufficiente un approccio tradizionale al backup. La proposta di Veeam è una piattaforma unificata che combina protezione avanzata dei dati, cyber resilienza basata sull’IA e capacità di ripristino trasversali ad ambienti fisici, virtuali, cloud, SaaS e Kubernetes, in linea con quanto emerso anche nelle più recenti analisi sullo stato della sicurezza in Italia e in Europa, come i report del Clusit.
Cyber resilienza, IA e libertà dei dati: cosa cambia con Veeam Data Platform v13
Il cuore di Veeam Data Platform v13 è la sicurezza intelligente, con un modello che punta a prevenire, rilevare e rispondere alle minacce garantendo al tempo stesso libertà di scelta infrastrutturale e assenza di lock-in. L’architettura moderna della piattaforma consente di proteggere e spostare workload tra on-premise, cloud pubblici e ambienti ibridi, mantenendo coerenza di policy, visibilità e controllo.
La versione v13 introduce controlli di sicurezza, identità e accesso di livello superiore: l’adozione sistematica del principio del privilegio minimo e l’autenticazione centralizzata tramite SSO basato su SAML riducono la superficie d’attacco e semplificano la gestione delle identità in ambienti complessi. I backup diventano “Immutable by Default”: per impostazione predefinita, i punti di ripristino sono immutabili e protetti da modifiche non autorizzate, in linea con le best practice di difesa dai ransomware e con le linee guida che molti CISO stanno adottando nelle proprie strategie di cyber resilienza.
La piattaforma si integra inoltre con alcuni dei principali sistemi di sicurezza e ITSM di mercato – tra cui CrowdStrike, Palo Alto Networks, Splunk e ServiceNow – permettendo di collegare in modo nativo rilevamento, investigazione e risposta, e di inserire Veeam Data Platform v13 all’interno di architetture di SecOps già esistenti, come spesso avviene nei progetti raccontati dai clienti anche in precedenti case study pubblicati su 01net.
Veeam Data Platform v13: Recon Scanner 3.0 e agent AI, dall’analisi forense alla remediation intelligente
Uno dei pilastri della release è Recon Scanner 3.0, tecnologia sviluppata da Coveware by Veeam e ora integrata direttamente in Veeam Data Platform v13. L’obiettivo è portare in produzione una capacità di analisi forense continua e contestualizzata, che consenta di capire rapidamente se l’ambiente è compromesso e, in caso di attacco, quali dati possono essere ripristinati in sicurezza.
Recon Scanner 3.0 monitora in tempo reale gli endpoint alla ricerca di comportamenti sospetti: attacchi brute force, attività anomale sui file, connessioni di rete inattese. Gli eventi vengono convogliati in una Triage Inbox consolidata, che permette ai team di sicurezza di visualizzare, ordinare e gestire tutte le attività sospette in un unico punto, con valutazioni di gravità e approfondimenti comportamentali. L’integrazione con Veeam ONE Threat Center abilita una visualizzazione immediata delle minacce sui cruscotti di sicurezza, mentre il supporto per Microsoft Sentinel consente di correlare i segnali di Recon Scanner con un più ampio set di indicatori provenienti da altre fonti.
La soluzione raccoglie inoltre dati forensi dagli ambienti Veeam e li mappa rispetto al framework MITRE ATT&CK, offrendo un contesto estremamente dettagliato sulle tecniche e tattiche utilizzate dagli attaccanti. Su questo si innesta un agente AI dedicato all’analisi dei malware: l’intelligenza Veeam rileva, classifica e segnala automaticamente malware e attività sospette, fornendo indicazioni operative per la remediation e riducendo il rischio di “re-inquinare” gli ambienti durante il ripristino. L’obiettivo dichiarato è che i ripristini siano affidabili e privi di contaminazioni, trasformando il backup in uno strumento attivo di difesa e non solo di recovery.

Come sottolinea Anand Eswaran, CEO di Veeam Software, “con Veeam Data Platform v13 stiamo ridefinendo lo standard per la resilienza dei dati, offrendo alle organizzazioni l’intelligenza, l’automazione e la flessibilità necessarie per anticipare gli attacchi informatici, eliminare il lock-in e innovare senza timori”.
Hypervisor aperti e cloud ibrido: la strategia data protection di Veeam
Sul fronte infrastrutturale, Veeam Data Platform v13 amplia la copertura dei carichi di lavoro e la mobilità dei workload, elementi chiave sia per l’adozione del cloud sia per la risposta agli incidenti cyber. Una delle novità più rilevanti è il ripristino istantaneo su Microsoft Azure: i workload critici possono essere avviati direttamente in Azure in modalità quasi immediata, all’interno di un ambiente “cleanroom” sicuro in cui convalidare la recuperabilità, verificare l’assenza di contaminazioni e ridurre al minimo i tempi di fermo.
La copertura degli hypervisor viene estesa a nuove piattaforme: il supporto per Scale Computing HyperCore è già disponibile, mentre sono in arrivo integrazioni con HPE Morpheus VM Essentials, Citrix XenServer, XCP-ng e altre soluzioni. In prospettiva 2026, Veeam ha annunciato il supporto per OpenShift Virtualization con backup e ripristino nativi delle VM basate sull’host per Red Hat OpenShift Virtualization, ampliando il supporto già esistente tramite Veeam Kasten per gli ambienti Kubernetes.
Elemento strategico è la nuova Universal Hypervisor Integration API, un framework di integrazione standardizzato che consente a qualsiasi vendor di hypervisor di collegarsi nativamente alle funzionalità di backup e ripristino di Veeam. In pratica, i fornitori di virtualizzazione possono costruire integrazioni certificate con la piattaforma, garantendo ai clienti che i propri ambienti resteranno supportati anche con l’introduzione di nuove tecnologie di virtualizzazione o con il progressivo abbandono degli hypervisor legacy.
Come evidenziato da Craig Theriac, Vice President of Product Management di Scale Computing, “la partnership tra Scale Computing e Veeam sta contribuendo a risolvere il problema delle interruzioni operative, offrendo un’alternativa moderna che combina la virtualizzazione self-healing con la protezione dei dati più affidabile del settore”.
Appliance software, console web e semplicità operativa per i team IT
Veeam Data Platform v13 interviene anche sul piano operativo, con l’obiettivo dichiarato di semplificare la vita dei team IT e di sicurezza, riducendo la complessità infrastrutturale. La nuova Veeam Software Appliance è un’appliance Linux preconfigurata, sicura e pronta all’uso, installabile in pochi minuti. Si aggiorna automaticamente, elimina l’onere della gestione del sistema operativo e ora supporta modalità di alta disponibilità per garantire continuità operativa, il tutto senza richiedere appliance hardware proprietarie e con risparmi significativi rispetto alle soluzioni tradizionali dei competitor.
La nuova console web moderna, basata su browser e ospitata dal cliente, semplifica la configurazione, riduce i prerequisiti infrastrutturali e rende più efficiente la gestione quotidiana, offrendo un’esperienza di amministrazione più in linea con le aspettative dei team che lavorano già con strumenti cloud-based.
Dal punto di vista di chi gestisce la sicurezza, il nuovo modello di deployment promette un equilibrio tra robustezza e agilità. Joe Moffitt, Principle Technical Architect di Darktrace, sintetizza il valore della piattaforma affermando che “Veeam Data Platform v13 ci ha permesso di semplificare e centralizzare tutto. È pronta all’uso fin da subito, il che ha reso l’installazione estremamente semplice, e ha reso il nostro ambiente molto più facile da gestire. Per quanto riguarda la difesa informatica, dobbiamo essere impeccabili al 100%, perché agli attaccanti basta avere successo una sola volta. Il nuovo modello di deployment di Veeam ci aiuta a ottenere una sicurezza solida, ma allo stesso tempo fluida”.
Ecosistema, partner e roadmap: la visione Veeam sulla resilienza radicale
La v13 è anche una release costruita pensando al canale e all’ecosistema dei partner. Veeam Recon Scanner 3.0 è incluso in Veeam Data Platform Premium e sarà reso disponibile anche per i partner Veeam Cloud & Service Provider (VCSP), ampliando le opportunità di proporre servizi gestiti ad alto valore aggiunto. Ron Westfall, Vice President Infrastructure and Networking di HyperFRAME Research, descrive la combinazione tra Veeam Data Platform v13 e Recon Scanner 3.0 come una trasformazione radicale della sicurezza e della resilienza per i clienti, grazie a capacità avanzate di rilevamento e intelligence forense che permettono di anticipare le minacce e accelerare il ripristino a partire da backup “puliti”.
Sul medio periodo, la roadmap conferma la direzione verso una piattaforma unificata di gestione dati e IA, che integri in un’unica esperienza intelligente protezione, sicurezza, governance e affidabilità dell’intelligenza artificiale. In quest’ottica, la cyber resilienza diventa “resilienza radicale”, per usare la definizione di Veeam: la capacità di riprendersi rapidamente da qualsiasi interruzione, con la certezza di avere sempre accesso ai propri dati, ovunque risiedano.
Veeam Data Platform v13 è disponibile da subito tramite la rete globale di partner, rivenditori e distributori Veeam. Il lancio è accompagnato dal VeeamON Global Launch Virtual Event, dedicato a mostrare in azione le nuove funzionalità e a condividere best practice con clienti, partner ed esperti del settore.






