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Come scegliere l’Ups per la casa e le piccole imprese

Le industrie e le grandi organizzazioni, come le banche o le compagnie aeree, hanno ovviamente bisogno di attuare una impeccabile strategia in fatto di continuità della produzione e della fornitura dei servizi.

E lo fanno con molti accorgimenti, tra i quali l’adozione di gruppi di continuità calibrati in modo da poter intervenire in caso di brevi o lunghe interruzioni dell’alimentazione elettrica.

L’esigenza di mettersi al riparto dai blackout è sempre più sentita anche nelle normali abitazioni e nelle piccole e medie imprese, perché le interruzioni e gli sbalzi di tensione sono frequenti, anche se spesso per pochi istanti, in molte zone italiane e creano molti problemi più o meno gravi.

La sospensione della fornitura di energia per pochi istanti, le cosiddette microinterruzioni, spegne un computer e se anche la maggior parte dei software moderni hanno procedure di salvataggio automatico che minimizzano il rischio di perdere i dati, il peggio è sempre in agguato.

Ad esempio, se va via la corrente proprio nel momento in cui le testine dell’hard disk stanno riscrivendo un file per salvarlo, è possibile che il documento si corrompa irrimediabilmente e non si possa più recuperarlo.

Inoltre, case e uffici sono sempre più connessi con l’esterno, per la gestione degli antifurto, per la domotica, per l’accesso a piccoli server interni. Basta che si spenga il modem, e come a volte accade non si riaccenda più correttamente dopo l’interruzione, per rendere la struttura isolata.

C’è poi il problema dei picchi e degli sbalzi di tensione, provocati da fulmini o altri eventi esterni, che possono bruciare gli apparati connessi direttamente alla rete elettrica, dai decoder ai computer.

Come scegliere l’Ups

La soluzione per mettersi al riparo da tutti questi problemi è rappresentata dai gruppi di continuità, o Ups. Non sono una prerogativa delle grandi organizzazioni e sul mercato ci sono tanti modelli dal prezzo iniziale contenuto e che non incidono molto sui costi della bolletta energetica.

Il principale criterio di scelta quando si acquista un Ups deve essere determinato dalla potenza che possono reggere e dall’autonomia che devono avere.

Se devono tenere acceso un modem che consuma poco non hanno bisogno di una grande potenza, ma se l’obiettivo è di alimentare un computer desktop il discorso è diverso. Facciamo un esempio.

Un normale pc e un monitor consumano circa 600 Watt. La maggior parte dei gruppi di continuità ha però una potenza espressa in VA (Voltampere). Per trovare il giusto dimensionamento in questa unità di misura bisognerebbe dividere il valore in Watt per 0,9 o per 0,7 a seconda che le apparecchiature collegate siano dotate di alimentatore passivo o attivo.

Dal momento che nella maggior parte dei casi non sapremo che tipo di alimentatore hanno, per sicurezza dividiamo 600 Watt per 0,7 e capiremo che dovremo acquistare un UPS da almeno 857 VA. Ovviamente in alcuni casi questi valori sono espressi n kW o kVA: ricordiamo che 1 kilowatt corrisponde a 1000 Watt. In caso di dubbi, un buon strumento da usare è il configuratore di Ups messo a punto da Apc, azienda specializzata in gruppi di continuità per casa e piccoli uffici acquisita nel 2007 da Schneider Electric. Lo si prova qui.

Per quanto riguarda l’autonomia, gli UpsS standard per casa e piccoli uffici in genere possono alimentare i dispositivi collegati a pieno carico per meno di una decina di minuti, il tempo giusto per concludere il lavoro e salvare tutto in sicurezza.

Ci sono due grandi famiglie di gruppi di continuità per questi impieghi, quelli che lavorano offline e quelli che lavorano online. I primi sono solitamente i più economici e hanno il difetto di entrare in funzione qualche millisecondo dopo l’interruzione di corrente. Vanno bene per computer, modem, televisori e tutte le apparecchiature che non sono molto sensibili alle microinterruzioni di corrente (non per i server). Gli UPS online, più costosi, invece sono dotati di batterie interne e intervengono immediatamente per alimentare i dispositivi ai quali sono collegati, senza nessuna discontinuità di alimentazione.

Leggi la guida pratica per installare gli Ups

Qualche proposta di UPS

Abbiamo già citato APC, società entrata a far parte una dozzina di anni fa nella galassia Schneider Electric, realtà specializzata nella fornitura di soluzioni per la gestione dell’energia e nell’automazione. Vediamo ora qualcuna tra le proposte di gruppi di continuità, a partire dagli Easy UPS serie BVS.

Si tratta di una nuova categoria di Ups che Schneider Electric ha messo a punto per la protezione essenziale dell’alimentazione di abitazioni e uffici anche nelle condizioni più instabili. Sono adatti per l’alimentazione di dispositivi a bassa potenza (come modem, router o VoIP) e ad alta potenza (come ad esempio PC e console di gioco).

Permettono l’alimentazione ininterrotta di router o modem per una connessione a Internet estremamente stabile dopo l’arresto sicuro del PC o altri dispositivi ad elevato assorbimento elettrico.

La regolazione automatica della tensione stabilizza i picchi di tensione a livelli di sicurezza, garantendo la massima tranquillità anche se la qualità della corrente elettrica è scarsa, prolungando la durata delle batterie grazie alla correzione delle oscillazioni della tensione, eliminando le perdite di carica. Tra le altre funzioni interessanti segnaliamo la carica delle batterie anche a UPS spento e la possibilità di avviare l’UPS anche in assenza della rete elettrica. La gamma è composta da quattro modelli con potenze da 300 a 1000 VA.

Andando più in alto nella gamma, e per soddisfare in particolare le esigenze di continuità operativa di piccole e medie aziende, troviamo la gamma Easy UPS 3S di Schneider Electric, disponibili con potenze da 10 a 40 kVA. Sono robusti pur avendo un design “leggero”, hanno un ingombro ridotto e sono in grado di proteggere le apparecchiature critiche in molti ambienti dai danni dovuti a interruzioni di corrente, picchi e sovratensioni.

Offrono un’efficienza fino al 96% in modalità a doppia conversione e fino al 99% in modalità ECO a risparmio energetico. Sono disponibili con o senza batterie e supportano un’ampia gamma di tensioni di ingresso.

Nella fornitura è compreso anche lo start-up, in modo che siano configurati correttamente e in modo sicuro per prestazioni, affidabilità, sicurezza ottimali. Sono comunque semplici da posizionare e da installare e dispongono di un’interfaccia di visualizzazione intuitiva che semplifica ulteriormente la configurazione e monitoraggio.

Tra le altre caratteristiche di rilievo segnaliamo il rivestimento protettivo conforme agli ambienti industriali e il filtro antipolvere di facile sostituzione (possono essere installati anche in produzione), la temperatura di funzionamento fino a 40°C, il pannello frontale magnetico per un facile accesso, vari opzioni per la batteria (esterna, interna o di terze parti e la disponibilità del Test Easy Loop per verificare le prestazioni dell’UPS prima di collegare il carico, senza la necessità di un banco di carico.

Si può monitorare e gestire lo stato dell’UPS da remoto attraverso le suite software EcoStruxure IT di Schneider Electric in modalità in rete e/o via cloud.

Infine, citiamo gli Easy UPS SRVS, la nuova gamma di UPS online doppia conversione progettata per soddisfare le esigenze di protezione dell’alimentazione anche nelle condizioni di maggiore instabilità.

Sono gruppi di continuità di elevata qualità, disponibili a un costo che Schneider Electric definisce competitivo. Proteggono i dispositivi critici e i carichi collegati da disturbi di alimentazione imprevedibili come picchi, sovratensioni, blackout e cali di tensione, garantendo affidabilità e sicurezza.

La correzione del fattore di potenza (FP) in ingresso fino al 99% consente di rifasare carichi con FP minore di 0,9 come richiesto dalle aziende erogatrici di energia, senza ricorrere a soluzioni supplementari.

La ricarica rapida (90% della capacità in quattro ore) permette una protezione ottimale in caso di frequenti interruzioni di servizio. Sono corredati da un’interfaccia LCD/LED intuitiva che fornisce lo stato dell’UPS la soluzione favorisce una visibilità semplificata e una diagnostica rapida La modalità EcoMode massimizza l’efficienza dell’unità, già elevata in modalità online, e consente di arrivare fino al 99% di efficienza in funzione del carico applicato, dello stato di carica delle batterie. Interessante anche la possibilità di mettere in parallelo i modelli di maggior potenza in configurazione ridondante o in configurazione parallelo di potenza.

Questo accorgimento consente di ottenere una grande flessibilità sia che si voglia aumentare il livello di sicurezza di un impianto (ridondanza) sia crescere in potenza all’aumentare dei carichi da proteggere. Sono disponibili in questa gamma tre modelli: SRVS1KI con potenza nominale di 800 W/1000 VA, SRVS2KI con potenza nominale di 1600 W/2000 VA, SRVS3KI con potenza nominale di 2400 W/3000 VA, SRVS6KI con potenza nominale di 6000 W/6000 VA e SRVS10KI con potenza nominale di 10.000W/10.000 VA.

Tutti i modelli hanno un tempo tipico di ricarica di 4 ore per raggiungere la capacità del 90%. L’autonomia stimata a pieno carico per i primi tre modelli è di circa quattro minuti, mentre raggiunge i dieci minuti a mezzo carico. I modelli da 6000 e 10.000 W hanno invece un’autonomia a pieno carico rispettivamente di 2 e 3,5 minuti e di 7 e 10 minuti a mezzo carico.

Ulteriori informazioni

La guida pratica per distinguere e scegliere i diversi tipi di Ups

Giunti a questo punto vi proponiamo una guida pratica che vi insegna a distinguere e scegliere gli Ups più adatti a voi.

Un documento utile per organizzare ambienti produttivi intelligenti, dal piccolo ufficio all’impresa, nel pieno rispetto del proprio budget.

Compilate il form sottostante e scaricate il manuale pratico.

1 COMMENTO

  1. Ciao, io la mia necessità è molto basilare, in linea generale avrei bisogno di UPS collegato a: PC fisso, Smart TV, Modem, PS5, Switch, ecc. Ho trovato questa azienda della mia zona, PowerUPS (questo è il link https://www.powerups.it/), che ne fornisce alcuni anche di piccole dimensioni. I loro potrebbero fare al caso mio o meglio optare per un APC? Mi sentirei un pò più tranquillo con PowerUPS per la comodità di un eventuale assistenza

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