Operativa Siemens Enterprise Communications
In seguito alla riorganizzazione del gruppo tedesco Siemens si è concretizzata Siemens Enterprise Communications, società posseduta dalla casa madre al 100%, che però mantiene l’indipendenza in fatto di gestione del proprio business. La filiale italiana contribuisce a circa il 7% del fatturato mondiale di 3,3 miliardi di dollari, ed è quarta per importanza in Europa, dopo Germania, Regno Unito e Francia.
Un management completamente rinnovato ha contestualizzato gli obiettivi della realtà italiana, «che si propone di diventare uno dei primi player nel mercato della comunicazione e delle soluzioni collaborative per le imprese» ha sottolineato l’amministratore delegato Emilio Del Todo Campa.
Un altro messaggio lanciato dal manager è che l’attività della società si sta decisamente spostando verso le soluzioni software, in quanto la propria strategia Open Communication punta non solo sull’integrazione di voce e dati e relativa contestualizzazione nell’impresa, ma anche su una serie di soluzioni aperte e basate su standard, che possono facilitarne l’attività.
Sette sono i principi su cui si basa l’Open Communication, spiegati dal direttore Marketing & Operations, Renato Rossetto: unified communication, It-based Communications, convergenza fisso-mobile, integrazione dei processi di business, esperienze virtuose dei clienti, business continuity & integrity e rilascio di servizi open. E il portafoglio d’offerta ha pronte soluzioni che poggiano sulla piattaforma di unified communication HiPath, che si declina in varie appliance, che si adattano alle esigenze aziendali: per esempio HiPath 8000, soluzione che viene dal mondo carrier, è scalabile da 100 a 100.000 utenti. Per supportare meglio il mercato, Siemens Enterprise Communications si avvale di partner come Ibm, Microsoft, Sap e Nokia per la tecnologia, Accenture e Ibm per la system integration e sul fronte carrier di At&T, Bt e Telecom Italia.
