La società alessandrina ha migliorato il filtraggio dei contenuti Internet e oggi punta sulla virtualizzazione di server e desktop
Mondial Elite è un’azienda meccanica che opera nel settore della
refrigerazione e conservazione alimentare. La sua attività, che lo scorso
anno ha generato un fatturato di 31,5 milioni di euro, si articola su tre stabilimenti
di produzione distribuiti tra Italia e Romania. Lo scorso febbraio, la Mondial
Elite ha affittato il ramo d’azienda della ex rivale, Framec. «Così
ai miei 60 utenti desktop – spiega Federico Scarsi, responsabile It di
Mondial Elite – se ne sono aggiunti altrettanti provenienti da Framec, tutti
in ambiente Windows». Sul fronte server, nel Ced è presente
una dozzina di macchine, 10 in ambiente Windows, oltre a un sistema Unix (che
ospita l’Erp Navision) e a un As/400 per le Acg di Ibm, retaggio di Framec.
La società, supportata nella sua evoluzione tecnologica dal system integrator
LanService, ha adottato le soluzioni di Ca per il backup (ArcServeIt), già
a partire dal 2000. Negli anni, però, accanto a questa esigenza di conservazione
dei dati è nata anche quella di assicurare il loro rapido ripristino
e la continuità operativa. Col tempo, anche le richieste di protezione
sono evolute. «Avevamo già un antivirus che funzionava bene
– chiarisce il manager – anche se mancava il filtro antispam».
Ecco perché, nel novembre del 2005, la società ha deciso di utilizzare
eTrust Antivirus ed eTrust Secure Content Management, dapprima come applicazione-test
per poi procedere con l’adozione dell’antispamming su ampia scala.
Le maglie del filtro antispam
Tre le persone coinvolte nel progetto: oltre a Scarsi stesso, una persona del
suo team e un’altra dell’area It di Framec. «Il risultato
è buono – commenta il manager -. Il filtraggio delle Url è
già a punto mentre stiamo ancora tarando e affinando le maglie dell’antispam,
con gli evidenti benefici in termini di controllo della navigazione e miglior
utilizzo della posta elettronica che derivano dall’introduzione di queste
soluzioni». Oltre alla sicurezza, il manager ha anche altre priorità
e, in futuro, l’idea è di implementare la server consolidation
nella sede principale di Casale Monferrato (Al), adottando un software di astrazione.
«Stiamo valutando con la direzione generale anche l’opportunità
di virtualizzare i desktop delle nostre sedi remote di Mirabello, Montemileto
e Occimiano – conclude il manager – visto che già il gestionale
e la posta elettronica di questi uffici sono acceduti in remoto. Inoltre, l’intenzione
è di adottare Citrix MetaFrame per collegarci con i terminali thin client
delle stesse sedi, anche se c’è un grosso problema di infrastruttura
di supporto da risolvere. I software di virtualizzazione, infatti, non sono
a buon mercato e richiedono notevoli investimenti nell’adeguamento del
parco hardware. Il punto critico principale, al momento, è relativo
alla connessione, attualmente fornitaci da Telecom, che va ridondata ulteriormente.
A questo scopo, stiamo valutando anche l’opportunità di affidarci
a un fornitore alternativo come Fastweb».





