Gartner lancia il tema “energetico e ambientale” per i responsabili It.
Quello che oggi è un costo che assorbe il 10% del budget It, è molto probabile che nei prossimi anni assurga alla metà. Stiamo parlando del costo per far funzionare un datacenter, ossia della spesa per il consumo di energia dei centri dati. Consumo che si riflette sia sul piano economico, sia, giocoforza, su quello ambientale.
Anzi, a parlarne, più che noi, è Gartner, che in un recente rapporto ha raffigurato questo scenario da 50% per i costi dell’energia la cui contabilizzazione, per materia e competenza è a carico dei Cio.
I motivi della crescita esponenziale preconizzata sono molteplici: si va dall’aumento generalizzato del costo di fornitura energetica al maggiore consumo da parte dei dispositivi presenti nel datacenter.
Per determinare una simile prospettiva l’analista è partito dall’esame dei dati dell’ultimo anno, da cui si evince che la spesa in server ad alta densità è generalmente aumentata. Questi sistemi, mediamente, consumano molta più energia di quelli tradizionali, vuoi anche per i sistemi di raffreddamento che richiedono.
Si stima che l’energia elettrica che complessivamente serve per assicurare il buon funzionamento di un server blade ad alta densità sia superiore di 10-15 volte rispetto a quella necessaria per gestire un sistema tradizionale.
A ciò va aggiunto che normalmente anche un semplice server quando è inserito in un datacenter, fa raddoppiare il costo base di gestione dello stesso, se si considera che in tale ambiente è collegato a dispositivi di storage, a controller di rete, a gruppi di continuità e a sistemi di condizionamento.
La soluzione del problema va trovata in un mix di attività, tutte di stampo programmatico. Nell’agenda dei Cio, si suggerisce, dovranno entrare, da subito, attività di studio del budget della spesa energetica, oltre che attività di lobby presso i produttori, per la creazione di sistemi che tengano in alta considerazione la tematica energetica.





