Un dialogo difficile

Tra l’area It e quella tecnica delle unità produttive il dialogo continua a essere difficile, soprattutto per un problema di mentalità. Ancora oggi, in molte aziende, queste due aree non sono tra di loro connesse, causando molto spesso dei colli di bottiglia nelle fasi produttive. Per cui l’integrazione dei due mondi prevede, innanzitutto, anche l’integrazione delle due strutture, che però hanno necessità differenti.

«Per esempio, sul fronte antivirus – ci spiega Raffaele Cefalo, sales manager di Wonderware – potrebbe succedere che alcuni software installati dall’It vadano a creare problemi all’automazione che utilizza la medesima rete per distribuire i suoi file e comunicare. Basta pensare all’importanza di avere il sistema Erp con dati aggiornati in automatico e in tempo reale direttamente dalla produzione, invece che in maniera fuori linea, batch, con aggiornamenti giornalieri magari manuali».

Da questi esempi, si evince come l’integrazione ottimale tra produzione ed Erp consente alle aziende di fare il salto generazionale richiesto e di ottenere un notevole vantaggio competitivo.

«Per citare un altro esempio – prosegue il manager – potremmo prendere in considerazione i costruttori di macchine (Oem) che hanno esigenze differenti dai costruttori di impianti o dalle società di ingegneria. Infatti, se i primi hanno come obiettivo vendere la propria macchina stand alone, l’utilizzatore finale vorrebbe inserire questa stessa all’interno di un processo produttivo che, di per sè, è molto più complesso della sola macchina; in tal caso, le soluzioni Wonderware facilitano il compito di tutti. Infatti, l’Oem può mettere a bordo della macchina prodotta un software aperto e integrabile che, in questo modo, ben si inserisce all’interno dell’infrastruttura informatica del cliente, specialmente nel processo produttivo. Per gli Oem che si rivolgono a Wonderware è un vantaggio competitivo e un plus poter proporre ai propri clienti non solo una macchina di alto livello ma anche un software affidabile».