Ci sono tre modi di vivere la recessione: affrontandola, subendola, negandola. Gli investimenti calano dove sono in mano a chi non si occupa di It.
Bmc Software ha presentato i risultati di una ricerca sugli investimenti It commissionata all’Istituto London School of Economics (Lse) e condotta tra giugno e luglio 2009 con interviste a 300 Cio di aziende tedesche, inglesi e francesi con fatturato annuo superiore ai 2 miliardi di euro.
In riferimento proprio agli investimenti It la survey ha evidenziato differenze fra i diversi Paesi: le imprese tedesche in genere destinano il 24% del proprio budget It ad attività innovative. Le aziende francesi in questo momento fanno registrare un calo del 17% degli investimenti. Il Regno Unito è il Paese più entusiasta in tema di innovazione: il 67% degli intervistati la considera una priorità e il 77% si dichiara pronto a innovare sempre e comunque, sia in tempi economici favorevoli sia in momenti di ristrettezze.
In generale, dallo studio emerge che il 60% delle aziende che ha maturato risparmi sui costi li sta reinvestendo in progetti tecnologici strategici. Sempre il 60% degli intervistati afferma che investire in nuove tecnologie generi un aumento delle performance aziendali. Dopo più di un anno di recessione, il 77% delle imprese sta già notando risparmi sui costi grazie a una buona gestione dell’It. Il 64% dei Cio europei ritiene che gli investimenti It siano fonte di una riduzione delle spese anche in altre aree aziendali.
La survey, poi, ha classificato le aziende in tre categorie, analizzando il loro approccio nei confronti della recessione: thriver, survivor e hider.
Sono thriver le aziende che stanno affrontando la crisi ottimizzando l’efficienza operativa It e investendo con lungimiranza i risparmi in progetti tecnologici strategici finalizzati ad attività di nuovo business.
Si tratta di una realtà su quattro, che vede nell’automazione It una soluzione all’abbattimento dei costi e presenta un calo quasi impercettibile dello 0,5% della spesa in innovazione.
Sono survivor, un terzo del panel, le aziende che reagiscono alle condizioni della recessione adottando strategie di taglio a breve termine e cercando di uscire da questo periodo puntando a sopravvivere.
Stando ai dati del sondaggio, queste realtà sono le più disposte a ridurre l’infrastruttura delle applicazioni critiche necessaria per la futura ripresa (23% rispetto al 13% degli altri intervistati). I Cio di queste aziende tendono a distaccarsi dal core business.
Sono hider le aziende che ancora non hanno iniziato a far fronte all’impatto della recessione; più del 40% delle aziende intervistate appartiene a questa categoria e i loro Cio si dicono molto poco propensi a ottimizzare le operazioni It. Inferiori sono anche le aspettative nei confronti della capacità delle divisioni It di supportare altre aree aziendali a ridurre i costi.
Nonostante sia chiaro il legame fondamentale fra innovazione e spesa It, dallo studio emerge che gli investimenti in tecnologia a livello europeo sono generalmente calati dell’11%.
Una delle motivazioni più plausibili che lo studio rileva è data dal fatto che più della metà delle imprese affida le decisioni inerenti i tagli in questo segmento a soggetti esterni alla divisione It.





