Tutto come previsto per Big Blue

Ibm registra una crescita del 15% degli utili nel primo trimestre fiscale, rispettando così le previsioni degli analisti e confermando un trend cautamente ottimistico per il resto del 2001. L’utile netto ammonta a 1,75 miliardi di dollari, quasi …

Ibm registra una crescita del 15% degli utili nel primo trimestre
fiscale, rispettando così le previsioni degli analisti e confermando
un trend cautamente ottimistico per il resto del 2001. L’utile netto
ammonta a 1,75 miliardi di dollari, quasi un dollaro di utile per
azione, nei primi tre mesi dell’anno, contro gli 1,52 miliardi di
dollari registrati nello stesso periodo di un anno fa. Il valore è
stato raggiunto a fronte di un volume di fatturato di poco superiore
ai 21 miliardi di dollari, in crescita del 9% anno su anno. Il
management di Big Blue ha sottolineato il buon andamento della
divisione servizi, i cui fatturati aumentano del 21%. Buono anche
l’andamento della divisione semiconduttori. Qualche motivo di
pessimismo sul lungo termine è legato agli andamenti non eccezionali
dei computer desktop, dei monitor e degli hard disk. Nel dopo
chiusura, il titolo Ibm è cresciuto considerevolmente, oltre i 113
dollari contro i 106 precedenti alla diffusione del comunicato. I
risultati ribadiscono il buon comportamento registrato da Ibm
nell’ultimo trimestre 2000, con una crescita degli utili prossima al
30% rispetto al rallentamento registrato nel periodo immediatamente
precedente il passaggi all’Anno 2000. Insieme alle notizie
ottimistiche di Apple, le cifre annunciate da Ibm stridono con le
attuali vicissitudini di concorrenti come Hewlett-Packard, che nella
stessa giornata comunicava le intenzionidi dismettere fino a tremila
posizioni manageriali in seno all’azienda.

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