La Fondazione è già pronta con un primo strumento finanziario per favorire l’affermazione delle Pmi più dinamiche e intraprendenti in un mercato dalle enormi potenzialità
Il sistema di navigazione satellitare Galileo, una delle principali
operazioni di strategia industriale dell’Unione Europea, sarà operativo nel
2008, ma la Fondazione Torino Wireless è già pronta con un primo strumento
finanziario per favorire l’affermazione delle Pmi più dinamiche e intraprendenti
in un mercato dalle enormi potenzialità. Rodolfo Zich, Presidente di Torino
Wireless, ha infatti annunciato che per chi vuole cogliere le
opportunità create da Galileo è pronto un bando per mobilitare 1,5
milioni di euro, di cui 1,05 milioni direttamente assicurati da Torino Wireless.
Con questo finanziamento, la Fondazione vuole indirizzare, stimolare e
sensibilizzare le Pmi del territorio a sviluppare progetti di ricerca e
sviluppo, tesi a realizzare prototipi di sistemi, prodotti e servizi in grado di
cogliere le opportunità offerte dal sistema di navigazione Galileo. Le domande,
da presentarsi entro il 20 dicembre, devono proporre progetti di ricerca e
sviluppo da realizzarsi nella regione Piemonte.
Il bando di Torino Wireless indirizza la ricerca verso due
macro aree, l’area dei sottosistemi di rete e l’area dei servizi e applicazioni,
frutto di un’analisi dettagliata degli scenari di sviluppo del Sistema Galileo e
dello studio delle competenze presenti sul territorio piemontese.
Area 1: sviluppo prototipale di sottosistemi ed elementi di rete.
Tema 1: tecnologia per il sistema Galileo Questa area è relativa a
il segmento utente, che riguarda tutte le parti del ricevitore, sia terminale,
sia stazione locale, quali le sezioni di antenna, radio-frequenza, hardware e
software funzionale. Questa area è stata proposta per stimolare le aziende con
competenze di miniaturizzazione, integrazione di sistemi e software, a
utilizzarle in ambito Galileo: – miniaturizzazione, cioè capacità di utilizzare
hardware miniaturizzato a bassa potenza, sviluppato per il Gps e riutilizzabile
per Galileo (ad esempio, i chipset presenti all’interno degli smart-phone); –
integrazione di sistemi, cioè integrazione di sistemi di navigazione con sistemi
di comunicazione (ad esempio, Gps con W-lan, oppure Wi-max); – software per
l’elaborazione dei segnali Galileo, che permette cioè di sostituire un
ricevitore hardware con uno fully software
Area 2: dimostratore di servizi/applicazioni.
Tema 2:
servizi ed applicazioni di navigazione per il monitoraggio flotte e per il
work-force management.
Tema 3: servizi ed applicazioni di
sicurezza impieganti il sistema Galileo in vari ambiti geografici (es.
metropolitano, rurale, di montagna). In questo tema ricadono, ad esempio,
applicazioni per la sorveglianza e la sicurezza fisica e per fini di
soccorso/emergenza, servizi di supporto alle attività professionali e d’impresa
sul territorio (ad esempio, rilievi catastali).
Tema 4:
Servizi, applicazioni e sistemi di monitoraggio ambientale, strutturale,
prevenzione e mitigazione disastri e rischi ambientali. In questo tema ricadono
ad esempio applicazioni per il monitoraggio di opere di interesse strategico
come dighe, ponti, o per la prevenzione di alluvioni, frane, terremoti, ecc.
Tema 5: ulteriori servizi e applicazioni Ict connesse al
futuro sistema Galileo (tema aperto) Infine, in ciascun progetto di ricerca
dovrà essere inserita un’attività di formazione pari ad almeno il 5% e non
superiore al 10% del suo valore. La scadenza per la presentazione delle domande
è il 20 dicembre. Saranno ammessi progetti del valore compreso fra i 200 e i 400
mila euro. La Fondazione, per approfondimenti circa i requisiti e la
preparazione della domanda e per supportare le aziende nella ricerca di partner
con cui aggregarsi, ha attivato un servizio di supporto informativo telefonico
(011 1950 1300) e via email Galileo@torinowireless.it





