Per anni scettica rispetto a Linux e alle sue potenzialità per il suo mercato di riferimento, Wyse ci ripensa e aggiunge alla propria offerta nuovi thin client in chiave open source. Una svolta.
6 agosto 2004 O forse sarebbe meglio dire,
“toh, chi si rivede, Wyse ”.
Da
sempre apostola del thin client, la società nel 2000 aveva rilasciato
dichiarazioni piuttosto pesanti nei confronti di Linux, che aveva giudicato
insoddisfacente
rispetto alle richieste del suo mercato di riferimento.
E invece proprio Wyse ha
scelto quest’anno di calcare il palcoscenico del LinuxWorld Expo di San
Francisco
per annunciare non l’apostasia dal thin client, bensì una nuova declinazione del concetto, non a caso in chiave Linux.
La spiegazione è semplice: i clienti lo chiedono e dunque
Wyse ha deciso di rendere i
thin client Linux parte integrante della sua offerta.
Una decisione che andrebbe in ogni
caso dritta dritta nelle stesse direzioni rilasciate da Idc, secondo la quale i
thin client Linux oggi valgono qualcosa come il 20% del totale mercato
dei thin client
.
L’offerta di Wyse, un
Winterm 5150Se
con cuore Geode Gx 533 di Amd, prevede comunque di una versione propria del sistema operativo, Wyse Linux V6, basata sul kernel 2.6 oltre a un set di software embedded di MontaVista Software.
Il prezzo? 399 dollari.





