La Commissione europea ha varato la riforma delle tlc. Potere di veto sulle decisioni delle Authority
In Italia telefono e Internet, quando c’è, costano troppo. A dirlo non è un’associazione dei consumatori ma la Commissione europea che ieri ha approvato la riforma delle Tlc del continente.
Con grande disappunto di Telecom (nuovi proprietari compresi) Viviane Reading, il commissario europeo responsabile della Società dell’informazione, ha indicato nella separazione della rete una delle strade per affermare la concorrenza e fare quindi felici i consumatori. Secondo la Ue società come Telecom dovrebbero continuare a detenere la proprietà della rete staccandola però dalla società madre. In questo modo la rete verrebbe aperta anche agli altri operatori presenti sul mercato.
Prima di arrivare a questo punto, però che ogni Paese deve verificare se le altre strade per favorire la concorrenza abbiano dato i frutti sperati. In caso contrario l’ultima chance è la separazione con la creazione di una società a parte.
Un’agenzia speciale europea, con un ruolo puramente consultivo, coordinerà il lavoro delle Authority nazionali e dei garanti, mentre maggiore potere viene riservato alla Commissione che potrà bloccare le decisioni delle Autorità locali quando in contrasto con la normativa Ue.
Cambiare operatore dovrà essere un’operazione da effettuarsi in un giorno, i numeri verdi dovranno essere accessibili anche dall’estero e ogni Stato dovrà avere un sito che permetta di paragonare le varie tariffe sul modello di quello già realizzato dalla Ue.





