Teniamo d’occhio la Turchia soprattutto in area distribuzione

L’esperienza di Epson è positiva e – visto che mancano i grossi nomi della distribuzione Ict – potrebbe essere un’opportunità quanto meno da vagliare

Giugno 2005, Paesi emergenti? Sulla lista di Epson ci sta la Turchia.
A seguire questa nazione è direttamente la country italiana. La responsabilità
è, quindi, di Attilio Capocchi, che di fatto è
country manager per Italia, Grecia e Turchia, appunto.
Positivamente stupito di quanto fervore ci sia in quel Paese (e anche dell’impegno
riscontrato sulle donne manager), Capocchi riconosce anche il ruolo fondamentale
dei distributori, ma aggiunge: «I grossi nomi internazionali della
distribuzione sono assenti. Il più importante è, invece, Index»
. Il che,
comunque, potrebbe essere tradotto in opportunità anche per i distributori
di origine italica. Vero è che la Turchia è ancora un mercato
particolare, con forti oscillazioni del deficit, «anche se – Capocchi
ha notato la differenza da quando quattro anni fa hanno aperto una sede – molto
è cambiato. Compresa l’inflazione che si è ridotta notevolmente
dimenticando i tassi del 70/80% del 1999»
. L’esperienza di Epson, si capisce, è più che positiva: «I turchi hanno forti
necessità di strumenti informatici. Credo che, poi, il loro prepararsi
a entrare in Europa, rappresenti un must per mettersi al passo anche con la
tecnologia».

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