Tecnologia chiama tecnologia

Tlc / Le mosse di Sielte per consolidare l’infrastruttura It e automatizzare i servizi di assistenza tecnica

Attiva nel campo della progettazione, implementazione e manutenzione di reti e sistemi tecnologici, nel 2002 Sielte ha vissuto un anno di svolta, con l’ingresso del nuovo management e la definizione di una strategia più orientata ai clienti e allo sviluppo. «Questi cambiamenti hanno avuto un forte impatto anche sull’It – racconta Salvo Rosa, responsabile dei sistemi informativi della società -, che in quel momento era frammentaria, poco efficiente e inadatta a supportare i nuovi obiettivi». Fino al 1999, infatti, l’infrastruttura di Sielte era distribuita nelle varie sedi ed era basata in larga parte su tecnologie proprietarie As/400, con costi di gestione onerosi. L’esigenza di consolidare i server, potenziare la capacità di calcolo e migliorare l’affidabilità complessiva dei servizi It hanno convinto l’azienda a rinnovare i sistemi installati. «L’It permette di essere realmente flessibili, in grado di rispondere ai cambiamenti del mercato e del contesto economico – aggiunge Rosa -. Il nostro business non potrebbe crescere se non fosse costantemente supportato dall’infrastruttura tecnologica».


Il rinnovo di quest’ultima, quindi, è andato di pari passo con la crescita della funzione It, che oggi conta 11 persone responsabili della maggior parte delle attività di manutenzione, aggiornamento e assistenza agli utenti. «L’architettura che abbiamo costruito ci assicura ottime prestazioni su tutta le rete, dando un buon servizio ai 400 utenti che in media sono connessi contemporaneamente – commenta Rosa -. Il passaggio ai sistemi aperti e alle tecnologie standard ci ha permesso di ottenere maggiore efficienza e un risparmio dei costi».


Sielte ha proceduto, infatti, a dare vita a un nuovo parco server, principalmente presso la sede legale di Catania, che oggi comprende 58 macchine (nella fattispecie Hp ProLiant) con sistema operativo Microsoft Windows Server 2000/2003 e processori Intel, che viene costantemente monitorato per assicurare continuità ed evitare fermi o guasti. Nel corso del 2006, poi, dovrebbero essere introdotti anche alcuni blade Hp.


Il progetto ha coinvolto anche il lato storage, con l’implementazione di una SAN (basata su Hp StorageWorks Msa1000) con un sistema di backup su nastro. Per garantire la massima sicurezza, poi, è stata definita una politica specifica per l’impostazione e la gestione delle password di accesso dei singoli utenti. Il parco client, fatto di quasi 800 pc, «viene gestito centralmente, con un piano rigoroso di aggiornamento del software e delle patch», spiega Rosa.


Negli ultimi anni, Sielte ha implementato anche soluzioni per risolvere esigenze quali l’automazione del servizio di assistenza tecnica, garantito da squadre composte da due persone, responsabili dell’esecuzione di determinati interventi di manutenzione o riparazione. La capacità di rispondere alle chiamate dei clienti in modo rapido è l’elemento più critico del servizio, oltre alla possibilità di condividere in tempo reale tutte le informazioni sul tipo di intervento, il tempo dedicato e il costo da fatturare. A tale scopo, è nato il progetto Work Order Management «con l’obiettivo di consentire alle nostre squadre l’accesso da remoto al sistema informativo centrale, velocizzando l’assegnazione e l’esecuzione degli interventi e rispettando gli Sla operativi concordati», ricorda Rosa. È stata, quindi, realizzata un’infrastruttura mobile, grazie alla quale ogni squadra può accedere via palmare e connettività Gprs al sistema Erp in modalità criptata e protetta.


La soluzione, che ha coinvolto cinque ProLiant, è operativa da oltre un anno e ha permesso finora di gestire più di 40.000 interventi di assistenza. È, inoltre, previsto lo sviluppo di un portale Web per clienti e fornitori e l’implementazione di una rete VOIP. Sielte sta, infine, valutando la possibilità di definire un nuovo piano di disaster recovery, utilizzando la sede di Roma come back up del data center di Catania.

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