T-learning, un nuovo modo per fare formazione

L’e-learning sperimenta la televisione interattiva, considerata un canale di erogazione adatto per uso personale, professionale e scolastico

La formazione è una delle applicazioni che si stanno sperimentando sui canali del digitale terrestre, sia a livello europeo sia nel nostro paese.


«Il digitale terrestre rappresenta un nuovo canale di erogazione per la formazione a distanza – spiega Davide Palummo direttore commerciale Italia di Giunti Interactive Labs, società new media ed e-learning di Giunti Editore -. Fino a poco tempo fa si considerava solo Internet, oggi, invece esploriamo, attraverso attività di ricerca e sviluppo e testing dei servizi, nuove modalità tecnologiche e metodologiche, poiché siamo convinti che rappresentino una opportunità per rendere più completa l’offerta». In quest’ottica, la società è coinvolta attualmente in due progetti, uno a livello europeo e uno italiano, partito proprio in queste settimane. In entrambi i casi, Giunti Interactive Labs fornisce eXact tv, la propria piattaforma per il tv learning.


L’Ue in prima linea


Il primo progetto è Elu (Enhanced learning unlimited), cofinanziato dalla Commissione Europea e con un budget complessivo di circa 5 milioni di euro per 30 mesi di lavoro. Ha l’obiettivo di sperimentare in che modo la tv digitale interattiva possa accrescere percorsi di apprendimento a casa (formazione personale), al lavoro (formazione professionale) e a scuola (formazione scolastica). Uno degli aspetti più interessanti è l’utilizzo di formati di gaming a fini formativi. Ovviamente, questi dovranno essere sperimentati: il gaming su pc, infatti, ha già raggiunto livelli qualitativi notevoli, mentre su piattaforma tv occorrerà sicuramente qualche adattamento. Il progetto Elu prevede di indagare le componenti pedagogiche e tecnologiche del T-learning, ovvero quali siano i modelli utilizzabili, che sono diversi da quelli dell’e-learning via Web. Sul fronte della tecnologia, inoltre, Elu ambisce a creare una piattaforma europea per il T-Learning.


Canale DTT lavoro


Il secondo progetto è "Canale DTT lavoro", prima esperienza italiana di canale tematico dedicato alla formazione e al lavoro sulla tv digitale terrestre, progetto che ha ottenuto il finanziamento del ministero delle Comunicazioni e del ministero per l’Innovazione Tecnologica attraverso la Fondazione Ugo Bordoni. La sperimentazione è partita i primi di marzo nelle province di Lucca, Pisa e Livorno, attraverso l’infrastruttura di Home Shopping Europe. Alla realizzazione di "Canale DTT Lavoro" partecipano anche Ubiquity, azienda milanese che realizza servizi per i new media, Home Shopping Europe Broadcasting, Il Sole 24 ORE, Mobilmat, Mobis, Politecnico di Milano, Wind e Talent Manager.


«L’ obiettivo – specifica Palummo – è verificare il migliore utilizzo per il mondo del lavoro, creando un match fra offerta e domanda in Toscana. Il numero di partner coinvolti dimostra che in questi progetti c’è bisogno di un mix di competenze».


Il canale fornirà, attraverso l’operato delle altre aziende presenti nel raggruppamento, anche altri servizi oltre a quelli strettamente formativi quali informazioni, a pagamento e gratuite, su leggi, regolamenti, contratti e concorsi. Inoltre, offrirà servizi di community, tra cui un marketplace per l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, e servizi di vendita di strumenti che possano supportare l’attività di ricerca e miglioramento del proprio lavoro (libri, cd, software applicativi, pc e via dicendo).


«L’esperienza insegna che l’e-learning non ha sostituito l’aula – conclude Palummo -, come qualcuno pensava all’inizio. La formula vincente è il blended learning, ovvero un mix di servizi. Il professionista è anche utente televisivo, quindi quando va a casa può usufruire dei servizi, per esempio quelli bancari, o cercare informazioni. Poi ci sono ancora molti professionisti che non usano il pc».

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