Tra le principali aree di interesse aziendale, secondo una survey Idc condotta a livello mondiale, la Business intelligence (intesa sia come analytics che come Bpm) è in testa alla classifica degli investimenti per il 68% delle aziende prese a campione …
Tra le principali aree di interesse aziendale, secondo una survey Idc condotta a livello mondiale, la Business intelligence (intesa sia come analytics che come Bpm) è in testa alla classifica degli investimenti per il 68% delle aziende prese a campione, seguita con il 58% da attività di Erp e backoffice e dal 54% da progetti di virtualizzazione dei sistemi. In Italia, le iniziative nel campo della Bi trovano forme di finanziamento diverse tra le varie realtà aziendali.
In merito, a sua volta, Paolo Pasini, responsabile dell’Osservatorio Business Intelligence di Sda Bocconi, osserva che il 38% delle aziende prevede, in fase di pianificazione, la definizione di un budget specifico da dedicare alla Bi, in cui confluiscono le licenze software e, in alcuni casi, i servizi acquisiti da fornitori esterni. I risultati del sondaggio descrivono come la spesa in Business intelligence risulti abbastanza costante in tutti i settori. Si distinguono le aziende appartenenti al comparto dei servizi finanziari, dove esiste un budget dedicato nel 62% dei casi. La spiegazione trova un suo fondamento nel fatto che questo tipo di imprese prevede spesso una gestione parallela delle iniziative di Bi e delle attività di information management come, ad esempio, il fronte collaboration con clienti e fornitori tramite canale Web.
Un altro ambito in cui i budget Bi sono particolarmente elevati è quello dell’industria discreta per eseguire attività di controllo dei costi e della produzione. La percentuale di investimenti è, invece, minore rispetto alla media del campione nel settore dei servizi e della Pa. Vivacità è dimostrata dalle Pmi che, nonostante prevedano uno stanziamento di budget in Bi solo nel 19% dei casi, destinano quote elevate per il 75% di queste ultime. Si evince, dunque, una forte convinzione di investimento da parte delle imprese medio-piccole, la quali hanno raggiunto la consapevolezza che la Bi porta a ottenere vantaggi competitivi. Peccato che questa certezza rimanga ancora concentrata tra poche aziende.





