
Comunque vada, l’analista ha sempre ragione.
Cercate un lavoro dove non rischiate di sbagliare mai?
Fate
l’analista.
Di solito è un posto ben remunerato e soprattutto vi esenta da
qualsiasi responsabilità.
Se l’azienda che seguite produrrà risultati
superiori a quelli che avete previsto tutti si limiteranno a dire che “i risultati hanno sorpreso gli analisti” non che gli
analisti hanno sbagliato, ma se i risultati saranno inferiori alle vostre stime
l’azienda sarà duramente bastonata proprio perché non è riuscita a raggiungere i
risultati da voi indicati.
Stiamo forzando la mano, lo sappiamo, ma quel che
succede negli Stati Uniti ci appare eccessivo.
Apple chiude il miglior
quarter della sua storia e perde in Borsa il 4,5%.
La trimestrale ha un
utile per azione superiore di un penny rispetto alle previsioni, ma con ricavi a
3,68 miliardi di dollari rispetto ai 3,74 attesi; in più, il mercato ha mal
digerito il dato relativo alle vendite dei lettori musicali iPod, attestatosi al
di sotto delle previsioni.
Il mercato, che per definizione ha sempre
ragione, si basa soprattutto sulle previsioni degli analisti i quali sono poi
gli stessi che durante la new economy ne avevano dette di tutti i colori.
Tipo quelli che avevano indicato un fatturato stramiliardario per l’azienda
che produceva un casco per i videogiochi.
Poi il prodotto non ha funzionato
e l’azienda è fallita.
E allora?
Sarà mica colpa degli analisti!