Stato e aziende alleate per l’innovazione

Il piano in via di preparazione da parte del governo potrebbe contenere agevolazioni per le imprese che adotteranno un giovane tecnologo

Adotta un giovane tecnologo e lo Stato ti aiuta. Alessandro Ovi, consigliere
del presidente del consiglio per l’innovazione, oltre che membro dell’advisory
board del Media Lab del Mit sintetizza così quella che potrebbe essere una delle
proposte del piano di innovazione tecnologica in via di realizzazione da parte
del governo.



“Il principale modello di riferimento – ha spiegato in un’intervista al Sole 24 ore – è quello francese, ma senza usare la fotocopia perché da noi mancano quasi del tutto i grandi gruppi industriali che in Francia che in Francia fanno da pilota della ricerca e dell’innovazione e, inoltre, perché in alcuni importanti filoni di ricerca come il nucleare e la biologia cellulare non ci siamo proprio a livello industriale o siamo presenti in forma molto ridotta”.




Secondo Ovi un’attenzione particolare meritano le
nanotecnologie per l’energia solare, la filiera dell’idrogeno, l’ingegneria dei
tessuti biologici e le tecnologie legate alla sicurezza del software e alla
gestione delle reti.




Il problema sono i finanziamenti necessari per
sostenere l’iniziativa. Il problema finanziario, però, prosegue Ovi, non è
insormontabile se Governo e imprese concorderanno su un finanziamento congiunto
dei progetti da valorizzare”. Si ipotizza un costo di venti-trenta milioni di
euro nel caso le imprese adottassero un migliaio di giovani esperti di nuove
tecnologie, ma anche altre soluzioni come il credito automatico sulle spese di
ricerca o agevolazioni.

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