State of the Net, l’anno del ritorno

Buon successo dell’incontro di menti ed opinioni nella storica ambientazione di Trieste. Ma per festeggiare i risultati non c’è tempo: è alle porte l’edizione 2013.

Dopo quattro anni di assenza, State of the Net è tornato in attività, ospitato da Trieste. Il capoluogo della Regione Friuli-Venezia Giulia è una grande città -per di più di frontiera- e in una Regione a statuto speciale. due ottimi motivi per essere importante anche in un contesto internazionale ma con un radicamento territoriale. Bene ha fatto quindi la triade Maistrello, Valdemarin e Pagliaro a ripresentarlo, al contempo annunciando che la prossima edizione non si farà aspettare ed avrà luogo nel 2013.
I principali numeri riferiscono di 27 speaker internazionali per oltre 500 partecipanti nei due giorni dell’incontro, anche trasmessi in streaming. Si è parlato di rete, di social network, di città digitali, di open data, di turismo, di editoria digitale, di e-commerce e m-commerce, di trasparenza e privacy, di politica e democrazia.

Sono stati presentati dati importanti sul panorama italiano, in particolare sui social network (Blogmeter:  scenario e umore), sull’e-commerce (Between) e sull’m-commerce (Hagakure).
I dati italiani più o meno li conosciamo: poca rete, pochi in rete, pochi acquisti on-line e ancor meno dal telefonino, per uno svantaggio molto forte con le nazioni più avanzate e spesso anche con quelle che dovrebbero esserlo meno di noi. Ma tra le mancanze degli italiani pare esserci stato l’inglese: le sessioni non in italiano, secondo alcuni dei presenti, erano molto meno frequentate di quelle in lingua nazionale.
Anche gli argomenti di discussione, compresi quelli più citati nelle cronache recenti -smart cities e open data- sono abbastanza cristallizzati e quindi parlarne ha avuto una valenza prevalentemente informativa.

Internazionalità come risorsa

Consci di questa situazione, gli organizzatori hanno riposto notevoli cure al quadro internazionale, confidando sulla differenza tra punti di vista che sempre porta approfondimento. Tra gli svariati ospiti di riguardo segnaliamo solo due dei relatori, Euan Semple e Jan Hemme. Semple è un numero uno dell’enterprise social networking ed ha le idee chiare: “a chi mi chiede del vantaggio per il business di operare sui media sociali, chiedo in risposta quale sia il vantaggio di scrivere ponderosi report di 40 pagine che nessuno mai leggerà”, dice. Ancora più particolare la presenza di Hemme, portavoce del gruppo di lavoro impresa e ambiente del Partito Pirata di Berlino, che lo scorso anno è entrato a far parte del Parlamento della città con il 9% dei voti.
Tornando all’evento, certamente riprendere un discorso dopo quattro anni richiede uno sforzo maggiore sulla foto d’insieme e questo risultato è stato certamente raggiunto. “Abbiamo fatto un passo, ora viene il bello: dopo la conoscenza ci vuole la comprensione”, ha detto Beniamino Pagliaro, Presidente dell’Associazione State of the Net, dando il via ai lavori. C’è da immaginare che la prossima edizione potrà chiedere agli esperti di commentare i dati delle analisi presentate in Sotn13, inoltre spostando l’accento un po’ più verso il call to action. L’appuntamento nel 2013 sarà molto tempestivo, in un anno nel quale ci si attende l’ennesimo cambio di Governo. Sarà “un percorso orientato alla formazione e all’approfondimento che ci accompagnerà alla prossima edizione della conferenza”, ha sintetizzato Sergio Maistrello.

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