Stanca lancia il portale del riuso

Realizzato dal Cnipa nella prima fase dovrebbe permettere un risparmio del 10% per la Pa

Nasce la “banca del riuso” del
software per far risparmiare tempo e denaro alla
Pubblica amministrazione per le proprie applicazioni
tecnologiche. Il ministro per l’Innovazione Lucio Stanca ha annunciato l’avvio del portale che è stato realizzato dal Cnipa
E che dovrebbe dare impulso al processo della riusabilità del software che nella prima
fase dovrebbe consentire un risparmio del 10% della
spesa che la sola amministrazione centrale sostiene per dotarsi di software applicativo (acquisto che
attualmente è di circa 480 milioni di euro l’anno); con l’estensione di questa procedura a tutte le amministrazioni pubbliche centrali e locali a regime i risparmi dovrebbero essere però di gran lunga superiori.
“Si tratta di una interessante iniziativa innovativa
della Pubblica amministrazione italiana, che non ha
precedenti in Europa, con cui si abbandona la logica
del dover ‘reinventare la ruota’ ogni volta che serve
un applicativo tecnologico per riutilizzare, invece, un
software o le sue componenti realizzate da o per
conto di una amministrazione pubblica nell’ambito
di uno o più sistemi informativi di altre
amministrazioni”
, ha spiegato il ministro Stanca
ricordando che “questo è un obbligo previsto dal
Codice dell’amministrazione digitale, il quale dispone che per ogni acquisto di software applicativi l’amministrazione pubblica deve verificare nella ‘banca del riuso’ se già esiste un analogo
programma”.
Il Portale del riuso è coerente con le disposizioni
del Dpcm del 31 maggio scorso che dispone
la “Razionalizzazione dell’uso delle applicazioni
informatiche e servizi”
, previsto dalla legge
finanziaria 2005. Esso dà accesso al catalogo delle
applicazioni già riutilizzabili, tra cui sistemi per la
gestione del personale, la contabilità ed il controllo
di gestione. Il catalogo della
applicazioni sarà tenuto costantemente aggiornato
via via che altre applicazioni saranno disponibili.

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